Cosa c'è sotto (video)?
Forse non esiste nessuna correlazione tra le trivellazioni per l'estrazione degli idrocarburi e le scosse che continuano tutt'ora in Emilia.
Ma se esiste il dubbio, è bene che questo sia sciolto nel più breve tempo possibile.
Perchè la salute delle persone terremotate, le imprese del territorio vengono prima degli affari delle imprese estrattive.
Se è vero che le trivellazioni non sono legate al fenomeno della "subsidenza" (lo sprofondamento dei terreni), e la fase succesiva degli effetti di queste sul territorio è "parte del gioco".
Ed è anche bene che si ripensi al progetto del centro di stoccaggio del gas a Rivara (quello sponsorizzato da Giovanardi): anche di questa opera si diceva che non creava alcun pericolo, visto che il modenese non è zona sismica.
Poi sono arrivate le scosse a dimostrare il contrario.
La comunità.
Cos'è Damanhur, una comunità che cerca di vivere in armonia con la natura, gente che vuole lasciare un segno concreto del suo passaggio sulla terra, oppure una setta che usa il denaro dei suoi adepti, per prendersi case e terreni, per crescere come peso politico dentro i consigli regionali?
Un gruppo con dei buoni contatti con esponenti della magistratura e della politica locale?
Il fondatore Airaudi si fa chiamare falco, possiede diverse ville e case nella zona della comunità e gira con un elicottero personale.
La comunità ha un suo movimento politico, perchè oggi senza appoggi politici non vai da nessuna parte: il movimento della comunità "Con noi per il paese" ha conquistato diversi posti da consigliere comunale, anche ricorrendo a strani movimento di membri della comunità proprio nei comuni dove si andava a votare.
E così, troviamo situazioni di consiglieri che deovono votare per delle delibere a favore proprio di società (cooperative o srl) di Damanhur, per la costruzione di strutture fotovoltaiche e quartieri.
E anche di un inceneritore nel comune di Vidracco, costruito da Vidracco energia società di Alberto Filetti (sempre nella comunità).
Il ratto della Sabina.
La storia del mega polo logistico che verrà costruito tra Roma e l'antica Cures, a Fara di Sabina, su una preziosa area archeologica, insegna un cosa: in Italia, tutte le meraviglie storiche che abbiamo, non ce le meritiamo proprio.
Conviene più investire un un polo logistico costruito da un consorzio misto pubblico privato, senza nemmeno rispettare il progetto iniziale e senza rispettare i vincoli del piano regolatore.
Chi dovrebbe controllare, comuni, provincia (Rieti) e regione, sono socie nell'affare.
E le rovine? L'acquedotto romano? Tutto alle intemperie.
Buonveneto Spa: Buonitalia o buon veneto.
Un caso sicuramente: che i 50 milioni di euro sbloccati da Zaia nel 2008, come ministro dell'agricoltura, per le iniziative della società in house del suo ministero, Buonitalia, siano finite quasi tutte in Veneto.
Dove poi si è candidato come presidente di regione.
O forse non è un caso, visto che suo successore ha criticato la sua gestione, licenziato il suo responsabile;addirittura il ministro che è venuto dopo, Romano, ha messo in liquidazione Buonitalia.
E ora, i 19 addetti sono a girare i pollici, mentre il liquidatore si prende uno stipendio da 400000 euro.
Statale numero uno.
Cosa è più conveniente per il pubblico: ampliare una strada già esistente, l'Aurelia, per metterla anche in sicurezza, oppure costruire una nuova autostrada, con tanto di pedaggi e svincoli, pagata dal pubblico ma gestita dal privato, che taglia a metà la Maremma?
Domanda oziosa. Se a decidere è però un commissario governativo è anche presidente della Sat, la socità che deve costruire la nuova autostrada, la domanda non è scontata.
Non la chiede l'europa questa autostrada, che costerà allo stato anche dopo la fine della concessione (per il valore di riscatto).
Non arredersi
La storia del signor Silvio Cuman è una storia di coraggio: non si è arreso, dopo l'operazione di laringectomia, alla perdita della voce, ma si è esercitato per riprendere l'uso della parola.
Con una tecnica che ora sta insegnando ad altre persone che hanno subito come lui la medesima operazione: per un tumore, dovuto al fumo.
Forse non esiste nessuna correlazione tra le trivellazioni per l'estrazione degli idrocarburi e le scosse che continuano tutt'ora in Emilia.
Ma se esiste il dubbio, è bene che questo sia sciolto nel più breve tempo possibile.
Perchè la salute delle persone terremotate, le imprese del territorio vengono prima degli affari delle imprese estrattive.
Se è vero che le trivellazioni non sono legate al fenomeno della "subsidenza" (lo sprofondamento dei terreni), e la fase succesiva degli effetti di queste sul territorio è "parte del gioco".
Ed è anche bene che si ripensi al progetto del centro di stoccaggio del gas a Rivara (quello sponsorizzato da Giovanardi): anche di questa opera si diceva che non creava alcun pericolo, visto che il modenese non è zona sismica.
Poi sono arrivate le scosse a dimostrare il contrario.
La comunità.
Cos'è Damanhur, una comunità che cerca di vivere in armonia con la natura, gente che vuole lasciare un segno concreto del suo passaggio sulla terra, oppure una setta che usa il denaro dei suoi adepti, per prendersi case e terreni, per crescere come peso politico dentro i consigli regionali?
Un gruppo con dei buoni contatti con esponenti della magistratura e della politica locale?
Il fondatore Airaudi si fa chiamare falco, possiede diverse ville e case nella zona della comunità e gira con un elicottero personale.
La comunità ha un suo movimento politico, perchè oggi senza appoggi politici non vai da nessuna parte: il movimento della comunità "Con noi per il paese" ha conquistato diversi posti da consigliere comunale, anche ricorrendo a strani movimento di membri della comunità proprio nei comuni dove si andava a votare.
E così, troviamo situazioni di consiglieri che deovono votare per delle delibere a favore proprio di società (cooperative o srl) di Damanhur, per la costruzione di strutture fotovoltaiche e quartieri.
E anche di un inceneritore nel comune di Vidracco, costruito da Vidracco energia società di Alberto Filetti (sempre nella comunità).
Il ratto della Sabina.
La storia del mega polo logistico che verrà costruito tra Roma e l'antica Cures, a Fara di Sabina, su una preziosa area archeologica, insegna un cosa: in Italia, tutte le meraviglie storiche che abbiamo, non ce le meritiamo proprio.
Conviene più investire un un polo logistico costruito da un consorzio misto pubblico privato, senza nemmeno rispettare il progetto iniziale e senza rispettare i vincoli del piano regolatore.
Chi dovrebbe controllare, comuni, provincia (Rieti) e regione, sono socie nell'affare.
E le rovine? L'acquedotto romano? Tutto alle intemperie.
Buonveneto Spa: Buonitalia o buon veneto.
Un caso sicuramente: che i 50 milioni di euro sbloccati da Zaia nel 2008, come ministro dell'agricoltura, per le iniziative della società in house del suo ministero, Buonitalia, siano finite quasi tutte in Veneto.
Dove poi si è candidato come presidente di regione.
O forse non è un caso, visto che suo successore ha criticato la sua gestione, licenziato il suo responsabile;addirittura il ministro che è venuto dopo, Romano, ha messo in liquidazione Buonitalia.
E ora, i 19 addetti sono a girare i pollici, mentre il liquidatore si prende uno stipendio da 400000 euro.
Statale numero uno.
Cosa è più conveniente per il pubblico: ampliare una strada già esistente, l'Aurelia, per metterla anche in sicurezza, oppure costruire una nuova autostrada, con tanto di pedaggi e svincoli, pagata dal pubblico ma gestita dal privato, che taglia a metà la Maremma?
Domanda oziosa. Se a decidere è però un commissario governativo è anche presidente della Sat, la socità che deve costruire la nuova autostrada, la domanda non è scontata.
Non la chiede l'europa questa autostrada, che costerà allo stato anche dopo la fine della concessione (per il valore di riscatto).
Non arredersi
La storia del signor Silvio Cuman è una storia di coraggio: non si è arreso, dopo l'operazione di laringectomia, alla perdita della voce, ma si è esercitato per riprendere l'uso della parola.
Con una tecnica che ora sta insegnando ad altre persone che hanno subito come lui la medesima operazione: per un tumore, dovuto al fumo.
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