Dall'altra parte, un altra italia:
quella dei palazzi e del Parlamento, dei convegni e delle assemblee a porte semi
chiuse, dove una certa politica parla a se stessa e ai giornalisti
che sente vicini. Dove anche si discute dei futuri assetti politici
del paese.
Da una parte la politica dei tempi lunghi, della fase due, delle grandi opere e dall'altra le persone che cercano risposte ai problemi dell'oggi.
Da una parte la politica dei tempi lunghi, della fase due, delle grandi opere e dall'altra le persone che cercano risposte ai problemi dell'oggi.
Pretendete Bologna: dentro l'incontro
di Repubblica su “la Repubblica delle idee”, con Scalfari e Mauroche interloquivano col premier Monti su governo di reponsabilità
attorno a cui bisognerebbe stringersi.
Fuori centri sociali e
altri cittadini che se la prendevano con le banche e col governo
delle banche.
Ieri mattina poi, a Roma i tre sindacati sono scesiin piazza per lanciare per l'ennesima volta l'allarme sulla questione
del lavoro e degli esodati.
Risultati di queste proteste?
Nessuno, se non le manganellate a Bologna e la voce rauca di Bonanni
a Roma.
Sembra che la politica di ABC sia costretta a seguire
un binario già tracciato: il sostegno alla politica di Monti senza
se e senza ma. Perché, come dice Casini, sarebbe irragionevole non
sostenerlo in questo momento difficile prima dell'incontro dei paesi
europei a Bruxelles.
Come se questi incontri servissero a
qualcosa.
Ognuno in Europa, proseguirà sulla sua strada.
Così
come i partiti in Italia continueranno sulla loro strada: il punto è
che questa crisi non può essere risolta secondo una ricetta
solamente tecnica. Anche perchè le ricette “tecniche” le
abbiamo sperimentate abbastanza (come la vicenda delle pensioni),
come pure le sparate e le promesse (poco tecniche, molto alla ricerca
del titolo in prima pagina).
Servono idee nuove e persone
nuove.
Quelle che ci sono adesse sono troppo legate alle cause
della crisi e, come i capponi prima di Natale, non si metteranno nel
forno di loro volontà.
Questo si traduce nel traccheggiare sulla
legge anticorruzione. Sulle nomine in rai e nelle authority. Sulla
riforma del lavoro (perchè serve che la legge Fornero sia approvata
prima dell'incontro in Europa?) che non crea posti di lavoro e non
risolve il problema del precariato.
Gli elettori lo hanno
capito e la fuga dai partiti indica una sola cosa: la voglia di
cambiamento. Prima che anche in Italia succeda come in Grecia col
partito neofascista. La nuova alba, che sa già di vecchio.
O il
governo si mette ad ascoltare il paese, o il paese non ascolterà più
nessuno di questi “ragionevoli” e “responsabili” signori.
- Che fine hanno fatto le liberalizzazioni (per esempio sui treni)?
- La spending review (o il parlamento stesso) riuscirà a mettere fine a certe storture? "Un assegno extra da 30mila euro lordi. È quello che si metterà in tasca nei prossimi giorni il presidente uscente della Provincia, il leghista Leonardo Carioni."
- Riuscirà Monti a togliersi di dosso la nomea di governo delle banche? Terremoto Abruzzo: soldi degli sms imboscati dalle banche
- Sempre a proposito di terremoto: come si fa a parlare di merito, dopo la nomina del direttore dell'Ingv (l'amico della Gelmini, professore di ginnastica)?
Oppure, peggio ancora, tornerà a dare a ragione alla favole (quelle si qualunquiste) dei partiti che oggi cercano di cambiare tutto pur di non cambiare, come l'uscita dell'euro. E allora sarà la fine. Dell'Italia e dell'Europa.
- Che fine hanno fatto le liberalizzazioni (per esempio sui treni)?
- La spending review (o il parlamento stesso) riuscirà a mettere fine a certe storture? "Un assegno extra da 30mila euro lordi. È quello che si metterà in tasca nei prossimi giorni il presidente uscente della Provincia, il leghista Leonardo Carioni."
- Riuscirà Monti a togliersi di dosso la nomea di governo delle banche? Terremoto Abruzzo: soldi degli sms imboscati dalle banche
- Sempre a proposito di terremoto: come si fa a parlare di merito, dopo la nomina del direttore dell'Ingv (l'amico della Gelmini, professore di ginnastica)?
Oppure, peggio ancora, tornerà a dare a ragione alla favole (quelle si qualunquiste) dei partiti che oggi cercano di cambiare tutto pur di non cambiare, come l'uscita dell'euro. E allora sarà la fine. Dell'Italia e dell'Europa.
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