Questa volta il confronto dei candidati me lo sono voluto vedere, almeno la prima parte.
Bersani vs Renzi: il vecchio e il nuovo, l'usato sicuro e il rottamatore della generazione che ha fatto il suo tempo.
Ciascuno dei due ha interpretato la sua parte, e il confronto è stato, a tratti, anche divertente: battute, metafore (il tacchino), frecciate (i 2500 giorni di foverno .. che pazienza che hai per contarli).
Ma alla fine non dobbiamo dimenticarci di chi stiamo parlando.
Del segretario del partito che, quando si è dovuto votare sullo scudo fiscale voluto da B. , non era presente in aula.
Del partito che ha fatto il tifo per Marchionne (eccette poche eccezioni).
Del partito che è favorevole al TAV in Val di Susa, compreso Renzi che ieri sera criticava le grandi opere.
Del partito che non ha una sua idea di rilancio industriale se non un generico, dobbiamo sederci attorno ad un tavolo.
E dall'altra parte, l'uomo in maniche di camicia, è lo stesso che è andato in visita a B., che ha appoggiato Marchionne all'epoca del referendum su Pomigliano, che ha messo i suoi uomini nel società del comune.
Quello che vorrebbe togliere il finanziamento pubblico ai partiti, a prescindere da quello che pensa il suo partito.
Che cerca i voti del centro, in concorrenza con Casini, e che per questo non potrà dire parole che profumano di sinistra.
Veramente possiamo credere che Renzi nei primi 100 giorni faccia la legge sul conflitto di interessi, contro la corruzione, etc etc?
Troppo belli per essere veri.
1 commento:
Nè Bersani, nè Renzi hanno risposto al questionario di Greenpeace, ignorando la richiesta di 34,000 persone http://www.IoNonViVoto.org”
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