Nessuno io mi chiamo; nessuno è il nome che mi danno il padre e la madre e inoltre tutti gli amici
19 maggio 2013
La famosa guerra civile
L'editoriale di Panebianco di oggi parla della guerra civile che è in corso da 20 anni in Italia:
Può essere il governo Letta lo strumento per chiudere venti anni di una «guerra civile» come ha auspicato due giorni fa Berlusconi? Ci sono ostacoli pesanti. Ma anche qualche motivo di speranza. Gli ostacoli sono di due tipi. Alcuni hanno a che fare con la congiuntura politica, altri con certe caratteristiche del Paese.
Basta intendersi chi ha combattuto questa guerra civile: da una parte c'era lui (il corruttore, quello che ha pagato la mafia, condannato per frode fiscale) e i suoi avvocati.
Dall'altra parte chi c'era? I magistrati, i pm, i cittadini che non l'han votato, alcuni giornalisti che si sono rifiutati di non vedere le cose come stanno ..
E questa si chiama guerra civile, come se le istanze delle due controparti siano equiparabili?
Mah..
E la guerra civile contro i precari, contro i diritti del lavoro, contro l'ambiente, contro la scuola pubblica, contro la sanità pubblica, quella quando la chiudiamo?
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