13 settembre 2013

I pilastri della Costituzione

Eccoli qua i pilastri della convivenza nazionale citati nel monito dell'altro giorno.
La nomina di un politico ex tutto, già pensionato, alla Corte costituzionale (non c'erano giusristi indipendenti per decidere sulle firme del capo della nuova repubblica presidenziale di fatto?).

I 12 deputati grillini che si sono permessi di protestare platealmente contro l'attacco alla carta costituzionale, sospesi (ma quelli che si mangiavano la mortadella, che fine avranno fatto). Sono loro il problema, non i ladri.

Non solo, la presidente di turno della Camera, Sereni, ha spiegato ad un deputato del M5S che le decisioni del quirinale non si possono proprio discutere. "Lo faccia da un'altra parte", gli ha spiegato. Come aveva già detto il presidente Grasso al Senato, Napolitano è innominabile.

Il voto in giunta per far decadere B. verrà rinviato alla settimana prossima, per arrivare poi al voto in aula ad ottobre. E da qui a dottobre possono succedere tante cose.

Sfogliando le pagine del Fatto di oggi leggiamo del pizzino di Lavitola a B., che lo avvisa di una possibile inchiesta per gli affari a Panama
"Con un bel po’ di fantasia si potrebbe anche ipotizzare un’associazione per delinquere finalizzata alla corruzione o alla concussione".

E della lettera di Seldon Lady a Napolitano: "io so che lei (Napolitano, ndr) sarebbe d'accordo che è meglio che le fonti, i metodi e le strategie siano mantenute al sicuro". Se non ci sarà la grazia, racconterà dei metodi adottati nella lotta al terrorismo? Metodi di cui gli italiani erano a conoscenza?

Non solo questa maggioranza e questi partiti si sono rimangiati tutte le promesse fatte nel passato (le liste pulite e l'incandidabilità dei condannati), ma anche sulla trasparenza dei conti siamo ancora indietro.

Come racconta un'inchiesta de l'Espresso: sono online solo le spese del PD e del gruppo delle autonomie. E di ministri che nascondono il reddito delle rispettive consorti.

Ma il peggio, è il silenzio di politici e industriali sull'ennesimo ricatto dei Riva dopo l'azione della magistratura che ha sequestrato in via cautelativa 8 miliardi di loro beni. Da ieri, 1402 dipendenti in Italia sono a spasso.
D'altronde, se le minacce le può fare una persona condannata in via definitiva, le può fare anche lui.

Un pò traballanti, questi pilastri...

Nessun commento: