04 settembre 2013

Maigret e l'omicida di rue Popincourt di Georges Simenon

Incipit
Per la prima volta da quando avevano preso l'abitudone di cenare una sera al mese a casa dei Pardon, Maigret avrebbe  serbato di quella sera in boulevard Volaire un ricordo quasi sgradevole.
Tutto era cominciato in boulevard Richard-Lenoir. Poiché da tre giorni pioveva come non succedeva da trentacinque anni - così almeno avevano detto alla radio - e l'acqua veniva giù a raffiche, gelata, sferzando la faccia e le mani e incollando al corpo i vestiti fradici, sua moglie aveva telefonato per chiamare un taxi.

Per Maigret è fin da subito un omicidio anomalo, quello di via Popincourt: un ragazzo ucciso a coltellate in mezzo alla strade, in una notte di pioggia. L'assassino è pure ritornato indietro sui suoi passi per guardare in faccia il morto e infierire sul corpo con altre coltellate.

Maigret è chiamato sulla scena del delitto assieme ad un medico con cui stava cenando, il dottor Pardon in preda al suo pessimismo: questo caso suscita nel commissario vecchi ricordi di quando, ancora agente, era lui a doversi muovere sulle scene del crimine, e non ricevere i rapporti sulla propria scrivania:
“Si era accollato quel caso così, senza riflettere, perché se l'era ritrovato tra i piedi, e perché gli ricordava i tempi in cui la notte era sempre in giro, per le strade di Parigi”.
Uno strano omicidio: il morto portava al collo un piccolo registratore portatile, con cui andava a registrare pezzi di conversazione rubati qua e là, in ristoranti, caffè ..
Era questo l'hobby di Antoine Batille, 21 anni, "rubare le voci". Figlio di una famiglia importante e ricchissima, proprietaria di un importante marchio di prodotti di bellezza, che passava parte del suo tempo libero collezionando voci, nella notte parigina.

Che sia stata questa sua passione la causa della sua morte? Cosa aveva registrato di così importante Antoine, quella sera, tanto da costargli la vita?
Riascoltando il nastro, Maigret e i suoi collaboratori ascoltano uno stralcio di conversazione preso in un bistrot. E credono di aver individuato una banda di ladri, mentre stava progettando un colpo.

È questa la pista da seguire? Ladri di appartamento che avendo scoperto il ragazzo che ha carpito un pezzo della loro conversazione?
Maigret, nonostante questa strada porti ad altri sviluppi, non ne è convinto.
“Non era di cattivo umore, ma nemmeno allegro. Si sarebbe potuto dire che conduceva le indagini senza convinzione, come se tutta l'inchiesta fosse partita col piede sbagliato. Tornava instancabilmente alla scena di rue Popincourt, nel buio, sotto la pioggia scrosciante: il giovane Batille che usciva dal bistrot male illuminato dove i quattro uomini giocavano a carte .. I Pagliati, sotto l'ombrello, ancora in fondo alla via .. La signora Esparbés alla finestra ..
E qualcuno, un uomo di non più di trent'anni, che all'improvviso sbuca dal nulla .. Nessuno era in grado di dire se stesse aspettando Antoine Batille sulla soglia di un portone o se stesse camminando anche lui lungo il marciapiede .. Percorreva rapidamente pochi metri e poi colpiva, ancora e ancora, quattro volte .. [..] Perché chinarsi su quel ragazzo solo per sollevargli la testa? Non gli tastava il polso, o il petto, per sapere se era morto .. Lo guardava in faccia ..
Forse per accertarsi che fosse la vittima designata? .. Da quel punto in poi, c'era qualcosa che non quadrava .. Perché continuare a vibrare colpi su un corpo esanime?..”

Maigret, che crede poco alla pista dei ladri, continua una sua indagine, approfondendo da una parte le poche amicizie del ragazzo, e cercando spunto tra le foto scattare durante i funerali.
Il colpo di scena scatta con la lettera che l'assassino manda ad un giornale: da questo punto in poi, il racconto diventa quasi una partira a due tra l'assassino, che cerca in Maigret un rifugio, una persona con cui confidarsi, e Maigret. Che deve sforzarsi per convincere il ragazzo a costituirsi, trasformandosi da commissario a psichiatra, capace di entrare nelle mente di un criminale, per comprenderne i suoi meccanismi. 
"Sporgendosi dalla ringhiera, la signora Maigret guardava il marito scendere le scale con passo pesante un po' come avrebbe guardato uno scolaro che andava ad affrontare un esame difficile. Lei ne sapeva molto di pi・dei giornali, ma quel che i giornali ignoravano era con quanta energia suo marito si sforzava di capire, con quanta concentrazione affrontava certe inchieste. Era come se si immedesimasse con quelli cui dava la caccia e soffrisse i loro stessi tormenti"
In questo romanzo emerge tutta l'umanità e la psicologia del commissario, capace di vedere la persona (con tutto il suo dramma che si porta dentro) anche dietro un assassino.
Non è un caso che questa inchiesta trova la sua conclusione a casa di Maigret.

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La scheda del libro su Adelphi








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