22 settembre 2013

Corleone o Roma?

"- Capitano, mi spiace dirglielo – la interruppe Gaudino, - ma la verità è che qui i cattivi pensano agli ultimi. Dànno lavoro e anche uno straccio di speranza a chi non ne ha. Se ti rubano il motorino, qui, non vai in caserma, dove ce ne stiamo chiusi noi. Vai qua dietro, a piazza Gasparri. E il guaio è che lì il motorino lo ritrovano, mentre noi li salutiamo con la nostra brava denuncia. Ma che è una denuncia?Un pezzo di carta. Qui, ai cattivi gli vogliono bene, capitano.- Questa storia la raccontavano anche a Corleone, - tagliò corto Marco. - Ma ad un certo punto è finita."
Suburra, di Carlo Bonini e Giancarlo De Cataldo - pagina 133

Certe cose succedevano in Sicilia, a Corleone, dice il colonnello dei carabinieri Marco Malatesta, uno dei personaggi del libro di Bonini e De Cataldo. Dove si parla di Roma. La Suburra.

Ma certe cose succedono anche a Roma, oggi: politici e mafiosi a braccetto. Mafiosi che portano voti a politici e godono delle coperture di uomini dello stato. Servi infedeli.
Indagini insabbiate:



La cupola mafiosa di Ostia poteva essere decapitata 10 anni fa. Ne è convinto Piero Fierro, ex poliziotto che nel 2003, assieme ad altri colleghi, era arrivato a un passo dallo smantellare il sistema criminale emerso in seguito all‘operazione Nuova Alba dello scorso luglio che, con una decade di ritardo, ha fatto finire in galera 51 persone perassociazione mafiosa. “Preparammo un’informativa – spiega l’ex agente dellaPolaria di Fiumicino – fotocopia dell’ordinanza per 416 bis di un mese fa. Stessi capi d’accusa, stessi intrecci societari per riciclare denaro, stesse dinamiche. Il pm della Ddatitolare dell’inchiesta, nonostante l’informativa a lui pervenuta fosse stata decurtata degli aspetti più importanti, ci diede due deleghe d’indagine per partire in Brasile e Costarica. Ma inspiegabilmente fummo bloccati”. Come mai? Perché dopo qualche mese dall’avvio delle indagini, Fierro e soci vengono tolti dall’inchiesta per un esposto anonimo che li accusava di essersi intascati dei soldi illegittimamente. Tempo due anni e i poliziotti coinvolti vengono completamente prosciolti da ogni accusa, peccato però che indagini non siano più andate avanti “Abbiamo regalato dieci anni alla mafia”, accusa Fierro che ora è in causa per mobbing con il Ministero dell’Interno. Nessuno invece ha mai indagato sugli autori dell’esposto anonimo che ha, di fatto, bloccato gli investigatori  di Luca Teolato, riprese e montaggio di Flavio Costa

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