08 settembre 2013

Ogni giorno è 8 settembre

Noi siamo quelli del digiuno in nome della pace, ma che firmano il documento assieme all'America che invece la guerra alla Siria la vuole fare.
Come se la guerra in Siria fosse scoppiata oggi.

Noi siamo quelli che, basta guerra, ma continuiamo a produrre e vedere armi, anche ai paesi dove non ci sono governi democratici.



Noi siamo quelli che stanno con Gheddafi, ma poi siamo nella coalizione che lo bombarda. “Sic transit gloria mundi”, commentava l'amico B. alla sua morte.


Siamo con l'America, specie quella di Bush, che ha invaso l'Afghanistan (e ora sono ancora lì) e l'Iraq con la menzogna. Anzi, aiutiamo pure a costruire la vergogna delle armi di distruzione di massa. Chi si ricorda più la storia del Sismigate e dell'uranio del Niger?

Siamo per la guerra, insomma, perché poi siamo pronti per la missione di pace.

Perché digiuniamo assieme al papa, ma poi compriamo i caccia F35 sottraendo risorse per scuole e ospedali.

E siamo anche dalla parte di Putin, con cui abbiamo pure fatto contratti capestro per il gas, grazie all'Eni (vedi inchiesta di Report) e alle amicizie di B.
Ma a chi saremo fedeli, di chi rispetteremo la parola? Stiamo coi russi che hanno detto che difenderanno i siriani, oppure con Obama, che vuole mettere fine alla dittatura di Assad (che non nasce ieri)?

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