29 settembre 2013

In ricordo di Carlo Castellaneta

Voglio ricordarlo con le ultime righe del suo romanzo Notti e nebbie, ambientato a Milano negli anni della repubblica di Salò, dove il protagonista è un commissario di polizia Bruno Spada, un fascista convinto, uno di quelli che si è occupato della lotta ai partigiani (usando le delazioni, la violenza), seppur con qualche tardivo scrupolo di coscienza.
A liberazione avvenuta, viene catturato dai partigiani e mandato a processo: ma sa che il paese avrà ancora bisogno di lui:


Siamo stati travolti, eppure qualcosa mi dice che non è finita, che la nostra idea, la nosra natura continuerà a sopravvivere.
Perché i vincitori, i nuovi padroni presto avranno bisogno di me. Finché l'uomo sarà fatto della stessa merda.
Conto su di voi”.
Perché i vincitori, i nuovi padroni presto avranno bisogno di me. Finché l'uomo sarà fatto della stessa merda.Conto su di voi”.
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