01 settembre 2013

L'estate delle guerre

Ma quante guerre ci sono state, questa estate?
Le rivolte in Egitto dopo il mezzo colpo di stato dei militari, la strage di bambini in Siria che commuove ma non smuove la diplomazia né gli eserciti europei.
Ma, se uno leggeva i nostri giornali, si imbatteva in altre guerre: le guerre dei falchi contro le colombe, la guerra dei vent'anni dei magistrati contro l'imprenditore politico Berlusconi, che con la loro azione vogliono espellerlo dalla politica.


Che questo lo dica una legge che la stessa politica ha fatto, non importa.
Serve una pacificazione, dice il ministro della difesa Mauro che in questi mesi si è già espresso in difesa dei caccia F35 (ma poco sulla situazione afgana o sulla situazione in Siria).
Come alla fine della seconda guerra mondiale, anche De Gasperi e Togliatti hanno fatto una amnistia per impedire la guerra civile.


Ma se c'è stata una guerra, chi la combattuta? Contro le tasse? Contro gli onesti che hanno sempre pagato fino all'ultimo centesimo?
E, poi, De Gasperi e Togliatti stavano dalla stessa parte durante la guerra di liberazione, contro il nazifascismo.

Non sono stati i repubblichini a chiedere l'amnistia.


Ma altre guerre sono scoppiate in questo mese estivo: la guerra dei renziani contro la dirigenza del Partito Democratico. Quando si farà il congresso? Che regole avranno le primarie?
Letta ha ribadito che lui lavora per fare un governo di centro sinistra. Questo è solo un governo di servizio. Proprio per questo motivo, essendo lui a capo di una coalizione estesa, non può presentarsi come leader di un futuro governo PD.


Governo che oggi, così come ieri, ha diversi problemi. Deve far finta che sia tutto normale, governare assieme ad un partito guidato da un condannato per frode fiscale.
Deve accettare tutti i diktat del Pdl, altrimenti questi si portavia il pallone e non si gioca più.
Un bluff? La campagna elettorale è già iniziata (ma in Italia siamo sempre in campagna elettorale).
Vale la pena morire per queste larghe intese?


Questo governo deve trovare ora un miliardo almeno, per coprire il buco dell'Imu.
Un bel regalo ai possessori delle case di lusso.
Un problema per i comuni, ora, che quei soldi dovranno prenderli da qualche altra parte.


E la luce in fondo al tunnel? E la ripresa che si deve agganciare?
I numeri della disoccupazione sono lì, a raccontare una emergenza che è destinata a peggiorare sempre di più.



Meglio fare gli scongiuri.
Il 2011 è stata l'estate dello spread e delle mille manovre su carta per tagliare i costi della politica.

Il 2012 è stata l'estate di Monti ma anche delle telefonate Mancino-Napolitano, con gli attacchi ai pm di Palermo.
Questa estate, 2013, verrà ricordata come quella delle guerre di carta. 

PS: ma cosa ne pensano i radicali della stretta di mano tra Pannella e e B.?

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