Che barba, che noia .. siamo ancora qui
a parlare di democrazia a sovranità limitata! Roba da dietrologi,
complottisti, vecchi professoroni noiosi.
Eppure in pochi giorni siamo testimoni
di fatti che fanno sorgere troppi dubbi sui pieni poteri della nostra
democrazia.
L'allora presidente del Consiglio Berlusconi era
intercettato da un paese che, almeno sulla carta, è nostro alleato
ma che, a quanto pare, poco si fidava di noi.
Pensare che noi italiani abbiamo posto,
con cinque presidenti del Consiglio diversi, il segreto di Stato
sulla vicenda del rapimento dell'Imam Abu Omar a Milano. La rendition
operata dalla Cia con la collaborazione del Sismi.
Noi italiani sapevamo che l'Imam era
stato rapito, portato in Egitto e torturato. Quali segreti abbiamo
tutelato, nell'interesse dello Stato?
Certo, noi non abbiamo ancora una legge
contro la tortura.
E l'Egitto era, ed è, un paese con un
governo amico degli Usa e poco incline alla trasparenza e alle
proteste di piazza. Come è emerso nel caso di Giulio Regeni.
Come è morto e perché, questo
ragazzo, che voleva comprendere il mondo?
Sapremo mai la verità, oppure ci
accontenteremo della “forma dell'acqua” che l'Egitto e la nostra
diplomazia darà alla vicenda?
Abbiamo tanti interessi in Egitto,
specie ora che Eni ha avuto la concessione per lo sfruttamento del giacimento di gas scoperto questo autunno al largo dalle coste egiziane.
Democrazia limitata nella nostra
politica internazionale: diamo le basi italiane per i droni americani
e lo veniamo a sapere dai giornali americani.
Democrazia limitata anche dal punto di
vista economico, dopo esserci legati mani e piedi a questa Europa
dell'austerità, dell'euro, che si basa sulle esportazioni dei paesi
del nord, sull'egoismo di certi paesi nei confronti della questione
dei profughi, sul surplus delle bilance commerciali della Germania e
della contrazione dei salari.
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