25 febbraio 2016

Sovranità limitata

Che barba, che noia .. siamo ancora qui a parlare di democrazia a sovranità limitata! Roba da dietrologi, complottisti, vecchi professoroni noiosi.

Eppure in pochi giorni siamo testimoni di fatti che fanno sorgere troppi dubbi sui pieni poteri della nostra democrazia.
L'allora presidente del Consiglio Berlusconi era intercettato da un paese che, almeno sulla carta, è nostro alleato ma che, a quanto pare, poco si fidava di noi.
Pensare che noi italiani abbiamo posto, con cinque presidenti del Consiglio diversi, il segreto di Stato sulla vicenda del rapimento dell'Imam Abu Omar a Milano. La rendition operata dalla Cia con la collaborazione del Sismi.
Noi italiani sapevamo che l'Imam era stato rapito, portato in Egitto e torturato. Quali segreti abbiamo tutelato, nell'interesse dello Stato?
Certo, noi non abbiamo ancora una legge contro la tortura.
E l'Egitto era, ed è, un paese con un governo amico degli Usa e poco incline alla trasparenza e alle proteste di piazza. Come è emerso nel caso di Giulio Regeni.
Come è morto e perché, questo ragazzo, che voleva comprendere il mondo?
Sapremo mai la verità, oppure ci accontenteremo della “forma dell'acqua” che l'Egitto e la nostra diplomazia darà alla vicenda?
Abbiamo tanti interessi in Egitto, specie ora che Eni ha avuto la concessione per lo sfruttamento del giacimento di gas scoperto questo autunno al largo dalle coste egiziane.

Democrazia limitata nella nostra politica internazionale: diamo le basi italiane per i droni americani e lo veniamo a sapere dai giornali americani.

Democrazia limitata anche dal punto di vista economico, dopo esserci legati mani e piedi a questa Europa dell'austerità, dell'euro, che si basa sulle esportazioni dei paesi del nord, sull'egoismo di certi paesi nei confronti della questione dei profughi, sul surplus delle bilance commerciali della Germania e della contrazione dei salari.

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