13 febbraio 2018

La legge dell'oratorio

Martedì mattina, ore 7.30: parcheggiata la macchine alla stazione, mi accingo ad andare a prendere il treno assieme a due amici e al figlio di uno di questi.
Passa una macchina, un'audi nera sportiva, mentre il ragazzo alza il braccio per un gesto rivolto al padre. Gesto che, evidentemente, il guidatore equivoca.
La scenetta che segue è da oratorio (farebbe anche ridere se..):
Il guidatore abbassa il finestrino (oscurato anche questo) e dice "Con chi ce l'avete?"
"No guarda, non ce l'abbiamo con te"
"No perché se avete bisogno ..."
Guardo storto, finestrino alzato, e sgommata.

Il solito zanza, hanno commentato: uno che cerca rogne, meglio starsene tranquilli..

Cosa ci dice questa storia? Che alla mattina ci sono persone che si alzano già pronte a trovare qualcuno con cui prendersela.
Che quando sento politici e opinionisti affermare che bisogna difendersi, che abbiamo paura, più armi per tutti, mi viene da chiedere: e chi difende noi da questi bulletti da oratorio?

La legge della giungla, del più forte, o la legge dell'oratorio, funziona solo quando il più forte sei tu e di solito si applica ai predatori solitari, non alle comunità.
Secoli di evoluzione dovrebbero aver insegnato qualcosa.
O forse no.

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