In un mondo alla rovescia, in una campagna elettorale dove non si può raccontare la verità per una sorta di ipocrisia, succede anche questo.
Considerare un moderato uno come Berlusconi, nonostante le condanne e tutto le sentenze dei giudici hanno messo nero su bianco.
Così come facciamo fatica a concepire l'endorsement di Lerner per +Europa di Emma Bonino:
"Per i pochi a cui interessa: vinta la tentazione di astenermi, anch'io domenica prossima voterò +Europa riconoscendo a Emma Bonino coerenza e lungimiranza su un tema scottante come l'immigrazione".
Bonino è alleata (per modo di dire) con il PD di Renzi, Gentiloni e Minniti: quelli degli accordi con la Libia per tenersi i migranti a casa loro, sotto chiave che è meglio.
La politica modello "+Europa" della Bonino è quella delle privatizzazioni, che considera il jobs act solo un pezzo delle riforme ancora da fare:
Il modello di flexsecurity del Jobs Act, basato su una maggiore flessibilità in uscita attraverso la riduzione delle tutele in caso di licenziamento e su una copertura quasi universale dei sostegni al reddito per chi ha perso il lavoro, non è quindi da considerare la panacea di tutti i mali, ma una tessera di un puzzle di riforme ancora da realizzare
Niente diritti sociali, che costituiscono una spesa nel voce di bilancio, visto che dobbiamo tenere ferma la spesa per 5 anni, ma solo diritti civili per i singoli.
Concetta, la protagonista del libro di Lerner, sarà felice di questa scelta di Lerner.
Ma è la moderazione, che oggi come ieri, sta bene su tutto.
1 commento:
Purtroppo condivido. La Bonino ed i radicali son sempre stati liberisti e tali si confermano - hai detto giusto: i diritti civili sì, quelli sociali no. Le donne hanno diritto di abortire E ANCHE di andare in pensione ad un'età maggiorata - l'Europa lo vuole. Ma l'Europa di chi?
Chiunque abbia "vinto" il 5 marzo (non credo nei miracoli), sarà una sconfitta, temo.
Posta un commento