Incipit
Osservi con attenzione ma per quanto ti sforzi non riesci a riconoscere la persona dall’altra parte dello specchio. Ci sei ancora tu dentro a quel corpo, c’è Claudia, la donna che eri, la ragazza che hai continuato a sentirti anche da adulta. Ma nell’immagine riflessa non ce la fai a ritrovarla.Le continue, dolorose sedute di fitness, le creme per il viso da quattrocento euro a barattolo, gli interventi di chirurgia estetica ti hanno reso qualcosa di diverso. I “Ritocchini” come li definivi con ironia per sdrammatizzare, quando ne parlavi con le amiche.
Una donna che si osserva allo specchio:
si apre con questa immagine il giallo di Romano De Marco, che parla
di donne deluse dalla vita, come Claudia Longo. Un marito e una bella
vita alle spalle, poi la separazione, la scoperta di aver perso quel
fascino che ti aveva reso una donna desiderabile.
Ora, però, ti guardi allo specchio e realizzi che quella donna non c’è più. La Claudia che eri esiste solo nei tuoi ricordi.
Quella donna è ora
una donna matura, con qualche ruga, con delle linee più morbide, i
cui segni dell'età che avanza non si possono nascondere più,
nemmeno ricorrendo a quegli interventi di chirurgia plastica che ti
hanno trasformato in una donna diversa, “in un complicato
meccanismo vivente che necessita di manutenzione costosa”.
E, assieme a
quell'immagine di una donna in cui non ti riconosci, il terrore di
non sentirsi più apprezzata, desiderata. Finché all'orizzonte non
appare quell'uomo più giovane, che ti guarda in quel modo, che non
ti fa più sentire sola, che ti fa sentire nuovamente desiderabile.
Che ti salva, almeno per una breve parentesi, dalla depressione, dal
terrore di aver vissuto ormai tutta la tua vita, senza aver nulla in
mano.
Il campanello suona e una scarica di adrenalina ti scuote dal torpore. Dai un ultimo sguardo alla creatura che ha preso il posto di Claudia.
Ma, attenzione: quell'uomo non è
quello che credi, non è il principe azzurro. Quello che si presenta
alla porta è un demone venuto a sfruttare il tuo desiderio di
sentirsi nuovamente giovane e desiderabile. Ha solo colmato con del
finto corteggiamento tutto il vuoto della tua vita.
Ed è venuto pure a prenderti
qualcos'altro
Ti incammini nel corridoio, disponibile ad accogliere il suo abbraccio. Non puoi sapere che, dietro quella porta, troverai la morte.
Nella terza di copertina l'autore ha
inserito questa citazione, “Ci sono notti in cui la solitudine
ti può uccidere”.
Attorno a questa frase Romano De Marco
ha costruito il suo giallo che tocca diversi argomenti: il dramma
della solitudine che tocca le donne di mezza età.
Donne rimaste sole e deluse che
scoprono come il lavoro sia tutto ciò che le resta nella vita: donne
come Claudia Longo, la donna allo specchio nell'incipit, che
qualcuno ha ucciso accoltellandola nel suo appartamento dove viveva
sola, dopo la separazione dal marito.
Ultimo di una serie di omicidi che
spesso sono stati catalogati dalla polizia come incidenti, per non
sporcare le statistiche con cui si costruiscono le carriere.
Si parla di amore, di delusioni, di
famiglie che non ci sono più e di famiglie che non ci saranno mai,
per i troppi sacrifici che si fa nella vita. Fino a che questa non ti
costringe a fare un bilancio di quello che hai fatto..
Chi ha ucciso Claudia Longo, però? E'
stato uno dei suoi amanti, uno dei tanti che frequentava ultimamente
(creando qualche problema coi suoi figli) come sostiene l'arrogante
capo della Mobile Satta?
Per
indagare su questo omicidio chiama dalla squadra anticrimine il
commissario Laura Mariani: una tipa tosta questa Laura
Mariani: dopo aver lasciato Milano (nel romanzo “Città
di polvere”) per tornare a Roma, ha rifiutato un posto da
dirigente pur di rimanere in azione, anche se nella sezione
anticrimine.
Su questo caso si porta dietro la sua
squadra personale, l'ispettore Paolo Silveri e il vicesovrintendente
Leo Fragassi, con cui ha un rapporto molto diretto: da un'analisi dei
fatti, capiscono come questo delitto possa essere qualcosa di più di
un “semplice” delitto passionale: una traccia porta la Mariano
verso un locale, il Single, dove si ascolta buona musica e ogni tanto
si passano delle serate in libertà tra maschi adulti e consenzienti.
Bisogna capire se è una pista buona e
per questo serve avere la lista dei soci del locale, persone che
provengono dalla Roma bene e che si concedono queste seratine
allegre, al riparo da occhi indiscreti protetti dalla privacy.
«Noi siamo un club che ha particolarmente a cuore la privacy dei propri iscritti. Il Single è un locale che persone adulte, di elevato ceto sociale, scelgono deliberatamente di frequentare per ampliare la loro cerchia di frequentazioni,..»
Non è un'indagine facile: prima di
tutto perché il suo capo, un pallone gonfiato, maschilista, che deve
la sua carriera alla parentela con un ex politico di peso, non le da
via libera per quella pista. Si andrebbero a pestare troppi
interessi, a pestare qualche piede importante.
“Penso che, in questa città, fare
il mio lavoro sia diverso rispetto a ogni altra parte d’Italia”,
si trova a riflettere Laura, mentre attraversa le vie di Roma, una
città dalle mille facce, quella affascinante per i turisti che si
accontentano del mordi e fuggi, ma
anche quella da incubo per i quartieri in mano alle mafie,
allo sfruttamento, all'incuria..
Non è facile lavorare a Roma:
“Fatto sta che a Roma gli interessi incrociati di faccendieri, carrieristi, massoni, si incrociano sempre con ogni maledetta indagine, e rendono più complicata la ricerca della verità”.
E poi c'è un'altra
cosa, che rende il lavoro della squadra complicato: dietro ogni
poliziotto c'è una persona coi suoi problemi, coi suoi segreti, con
la sua vita.
La vita solitaria
della vittima, porta al commissario a riflettere sulla sua di
esistenza, dove il lavoro è tutto ciò che le resta, dopo tutte le
relazioni finite male.
Questa sua
condizione la rende così vulnerabe: portando avanti la sua indagine
non del tutto autorizzata, sul Single, ha una piccola relazione con
un cantante che si esibisce nel locale, Andy Lovato.
È stato un
cantante famoso, un tempo, per un singolo che aveva avuto successo,
specie all'estero. Ma poi, dopo una serie di insuccessi e qualche
passaggio in TV, ha scoperto una nuova dimensione andando ad esibirsi
in giro per il paese.
Chi sono io? Uno destinato a cantare lo stesso pezzo per tutta la vita? Sono Real Love e basta? No, non sono questo. Sono molto di più. Io sono Andy Lovato ..
È lui l'assassino
della Longo?
E che spiegazione
dare ad altri omicidi, di altre donne, anche loro legate a quel
locale? Una produttrice della Rai, una scrittrice poco famosa sempre
ad un passo dallo scrivere il libro della sua vita, un avvocato
penalista, morta apparentemente per un incidente in bagno..
Il lavoro della
squadra, grazie all'appoggio di una pm che tiene testa al capo della
Mobile, fa emergere una storia poco edificante, sulla famiglia della
morta: era stata lasciata sola da tutti, non aveva quasi più
rapporti col marito (che pure le aveva pagato tutti gli interventi
per i ritocchini), coi figli e nemmeno col fratello.
Una brutta storia
familiare che parla di avidità, rimpianti, dolore e tanta solitudine
«La solitudine non è mai una scelta del tutto consapevole» risponde Laura. «Semmai una forma di inconscio autolesionismo.»
Ma non c'è solo questo: dietro i
delitti, i finti incidenti, si nasconde una storia di ricatti che
riguarda persone vicine a Laura e che in qualche modo cercano di
manovrarla, di usarla per i loro obiettivi, arrivando anche ad
intralciare le indagini.
Ricatti, trasgressioni, verità di
comodo, altarini da nascondere di personaggi della Roma bene che
siamo abituati a vedere sempre sorridenti e sicuri di sé.
Ma anche la vita reale, quella che ad
un certo punto di presenta il conto di tutti i tuoi errori, ti
costringe a guardarti allo specchio: finite le illusioni, saremmo
tutti in grado di affrontare la realtà, specie se così amara?
“Se la notte ti cerca” non è
solo un giallo, veloce e tagliente, con un colpo di scena finale che
butta all'aria tutte le ipotesi fatte fino a quel momento.
Si parla del lavoro di poliziotto e di
quanto sia difficile conciliare questo lavoro con una vita privata,
con una famiglia.
Si parla anche della nostra vita e dei
bilanci che si è costretti a fare, mettendo assieme i tanti punti che rappresentano le tappe fondamentali, i momenti importanti:
“Secondo una sua teoria, la vita è un immenso foglio bianco con una serie di punti sparsi. Ciascuno di loro rappresenta uno snodo unico e irripetibile nel quale si vive per pochi attimi”
Nell'intervista su Milanonera,
l'autore racconta del personaggio Andy Lovato e del cantante a cui si
è ispirato:
La storia, coinvolgente ed emozionante, ha come fondamentale supporto una colonna sonora. Come hai conosciuto l’ispiratore del personaggio di Andy Lovato?Guarda, è una cosa nata quasi per gioco. Te la faccio breve… Sono da sempre un estimatore di un certo tipo di musica, quella nascosta fra le pieghe dei grandi successi degli anni ottanta e novanta. C’è un intero universo di produzioni di grande qualità, in quegli anni, rimaste poco note. Ho voluto raccontare una delle tante storie di musica, quella di Danny Losito, un cantante italiano che ritengo straordinariamente bravo e che nella sua quasi trentennale carriera ha affrontato alti e bassi da montagne russe. Quando ho avuto l’idea di renderlo un personaggio del romanzo, per raccontare la sua storia, l’ho semplicemente contattato sui social per chiedergli se fosse d’accordo. Lui ha accettato con entusiasmo e… Ora l’idea è diventata realtà. E avrò anche il piacere e l’onore di averlo ospite nelle prime tre presentazioni del tour. Interpreterà alcuni brani citati nel romanzo, accompagnato dalla talentuosa chitarra di Gianluca Mosole, un musicista noto e apprezzato in campo internazionale.
La scheda del libro sul sito
dell'editore
Piemme
Il blog
dell'autore
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