Ogni volta che vede la faccia di
Berlusconi in televisione, che pontifica su grillini, pauperisti,
sulle sue doti di imprenditore liberale, dovete vedere dietro i volti
di Dell'Utri e poi dei Bontade e degli Inzerillo, l'aristocrazia
mafiosa che il braccio destro di Berlusconi ha portato in dote ad
Arcore.
E poi i Riina e i Bagarella, con cui un
pezzo dello Stato, non deviato ma ben inserito dentro le istituzioni,ha trattato per trovare nuovi accordi dopo la maxi sentenza del 1992.
La sentenza nata dal processo istruito
dal pool di Chinnici, Caponnetto, Falcone, Borsellino che ha portato
alla sbarra e condannato a lunghe pene detentive i boss mafiosi.
Per la prima volta un Tribunale
condanna ex politici, i carabinieri del Ros, i boss mafiosi, non per
la trattativa (che era già stata messa nero su bianco da una
precedente sentenza di Firenze), ma perché queste persone hanno
compiuto il reato di minaccia ad un corpo dello Stato.
Oggi torneranno in vita i giornalisti e
gli intellettuali garantisti (ma solo coi potenti) che definiranno il
magistrato Di Matteo politicizzato e la sentenza “grillina” e
populista.
Ogni volta che una condanna lambisce e
tocca i rapporti mafia-politica, toccando il vero punto di forza di
Cosa Nostra, tocca ascoltare le stesse frasi, gli stessi discorsi,
sempre gli stessi dai tempi di Falcone.
La politicizzazione dei magistrati, i
teoremi contro quel partito o quel politico ..
Questa sentenza, solo di primo grado,
che potrà essere anche capovolta nei gradi successivi, dice una cosa
importante: in questa trattativa e in questa minaccia allo Stato
fatta da un pezzo dello Stato, si tocca il Berlusconi politico, non
solo l'imprenditore.
Il periodo 1992-1994, la fine della
prima Repubblica, le stragi e le bombe, la Falange Armata, un armadio
pieno di segreti che doveva essere chiuso senza che nessuno si
facesse male (Gladio, le stragi degli anni '70), la fine della mafia
corleonese per dare il posto ad una nuova era mafiosa, quella di
Provenzano e della mafia che non spara più.
Tutto questo è Stato.
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