04 aprile 2018

Per risolvere i problemi degli italiani

Ad Acerra centinaia di persone hanno protestato contro la scarcerazione dei due imprenditori condannati per lo smaltimento illegale dei rifiuti.
Il governo Gentiloni, erede del governo dei diritti, ha deciso di difendere di fronte alla Consulta, la legge sull'istigazione al suicidio, originaria degli anni 30.
Giornalisti minacciati per il loro lavoro: non c'è solo il clan Spada a minacciare i giornalisti (temo che la testata sia finita sulle prime pagine solo per speculare contro la giunta capitolina). A Lecco la giornalista Antonella Crippa ha ricevuto un biglietto di minacce e lo stesso è capitato al giornalista di Report Sigfrido Ranucci. Non è solo la mafia, ma in questo paese ci sono troppi don Rodrigo che non amano le domande.
Pure a Pasqua si muore per lavoro, così come negli altri giorni dell'anno. Per imperizia, per errore umano. O forse perché oggi la sicurezza nei luoghi di lavoro non è considerata una spesa necessaria.
Il debito pubblico sale anziché diminuire, colpa del salvataggio delle banche venete. Lo sapevamo già che erano solo giochi di prestigio, quelli tirati fuori da Gentiloni per lodarsi. Ora lo sa pure l'Istat.

Ecco, alcuni dei problemi degli italiani di cui Di Maio vorrebbe trovare una soluzione in un governo guidato dal 5 stelle, assieme alle altre forze politiche che dovrebbero firmare un altro contratto di fronte agli italiani. La Lega se riesce a liberarsi da Berlusconi. Il PD se riesce a liberarsi da Renzi.
L'ho sentito ieri sera, nella lunga intervista a Di Martedì: ci crede veramente all'accordo con Salvini (che fino a questo momento ha mantenuto la parola), sebbene ritengo sia ancora missione impossibile separare Salvini dal centro destra. Vuole fare il regista per la prossima non coalizione.
E sebbene ci sia un errore di fondo: Di Maio e i suoi eletti pensano veramente che destra o sinistra, sia lo stesso, che si possano risolvere i problemi sulle disuguaglianze, sulle mafie, sulla sicurezza nel mondo del lavoro alla stessa maniera che sia uno di destra o di sinistra.
Lega e PD sono forze diverse e, almeno sulla carta, con una visione politica diversa.

Oggi cominciano le consultazioni e, almeno in teoria, tutte le previsioni, le ipotesi di coalizione, dovrebbero chiarirsi: dovremmo capire cioè quanto ci sia di vero in questa proposta (non proposta) dei 5 stelle.

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