E' rimasto da solo, come l'ultimo solitario sopravvissuto dell'isola dei famosi. L'ultimo e l'unico a credere ai suoi proclami su spallate, implosioni.
Lasciato solo dai compagni di una coalizione che non esiste più.
Se si andasse a votare oggi, le votazioni segnerebbero la fine politica del cavaliere.
A meno di non sentire le sue televisioni, i suoi giornali, i suoi opinionisti (Giuliano Ferrara settimana scorsa diceva “il governo non è morto, ma serve un sicario ...”).
Gianfranco Fini “non ci facciamo fare le pagelle” “ormai ci crede solo il cavaliere”.
Pierferdinando Casini “più politica meno spot”
Umberto Bossi "Se il governo non è caduto adesso, non cade più. Berlusconi si illudeva di fare cadere il governo, ma in questo si è sbagliato. Bisognava conoscere tecnicamente le vie giuste."
E allora per non parlare della crisi della CdL serve parlare d'altro: ben venga l'omicidio di Perugia (dove alla fine l'extracomunitario da incolpare l'hanno trovato); l'omicidio di Erba, lo spauracchio della manifestazione a Genova in ricordo del G8 del 2001 ...
E la raccolta delle firme: perchè lui, il cavaliere lo sa quello che la gente vuole. Gli italiani vogliono mandare a casa questo governo. Tipico delle dittature di stampo peronista quello di affacciarsi direttamente all'umore della piazza, scavalcando regole e leggi, parlamento e Quirinale.
“Mi troverò solo col popolo italiano”: sì ma quale popolo?
Non certo quello dei metalmeccanici (in 200000 a protestare per lo stipendio); non quello dei manifestanti di Genova; non quello dei dipendenti dei supermercati (pare che il signor Caprotti abbia vietato scioperi nei supermercati Esselunga .. poi parla di falce e martello); non quello dei precari; non quello dei comitati antiracket, addiopizzo ....
Technorati: Silvio Berlusconi
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