Beppe Grillo a Strasburgo assieme al pm De Magistris:
"Nel 2006 l’Italia ha ottenuto fondi illeciti dall’Unione europea, l’ha quindi truffata, per 318 milioni e 104 mila euro con 1.221 casi denunciati. Ha migliorato in un solo anno la sua performance di 90 milioni di euro. Siamo primi in Europa. Primi nel calcio. Primi nelle frodi. L’Italia froda nei fondi agricoli. Froda nei fondi strutturali per lo sviluppo delle aree più arretrate. E mi sto riferendo unicamente alle frodi accertate.Dalla Comunità Europea arrivano ogni anno in Italia miliardi di euro."
A battersi contro lo spreco dei finanziamenti dell'Unione Europea alle regioni del sud (finanziamenti a pioggia, concessi senza poi controllare come vengono impiegati) sono un comico e un magistrato sotto inchiesta da parte degli ispettori del ministero.
Notate come la notizia viene data dal corriere: come la solita pagliacciata di Grillo.
Il corriere non cita l'importo (in miliardi di euro), nè ha voluto approfondire il legame politica e fondi pubblici. Si parla della mancata trasmissione al tribunale dei ministri del fascicolo Why Not, senza dire cosa contiene quel fascicolo (ricordiamoci che le intercettazioni e le le interpellanze parlamentari sono atti pubblici).
Dietro la cortina fumogena che il centrodestra (con l'aiuto di Mastella e di qualche esponente del centrosinistra) c'è anche del fumo: in Calabria sono attesi cinque miliardi di euro di finanziamenti europei.
Sull'ultimo numero di Micromega viene ricostruita tutta la vicenda: dall'indagine Poseidone, a Why Not; i legami con i politici (Cesa, Chiaravallotti, Giancarlo Pittelli ); le perquisizioni fatte saltare grazie ad una talpa interna alla procura (probabilmente l'ex P.G. di Catanzaro Mariano Lombardi ).
Trattandosi di soldi nostri, dovremmo avere maggiore considerazione della vicenda: il fatto che a difendere il magistrato sia solo un comico, non fa ben sperare sulle qualità etiche di chi siede in parlamento.
Technorati: Beppe Grillo, Luigi De Magistris, Why Not
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