Dunque facciamo il punto.
La fiction su Graziella Campagna non può andare in onda.
Per sapere qualcosa di questa vittima della mafia (e della fiction) bisogna andare a Chi l'ha visto?, e non è una battuta.
Durante la trasmissione è stato mandato in onda un pezzo di La vita rubata, che mostrava il fratello di Graziella, interpretato da Beppe Fiorello, che si scontrava coi vertici dei carabinieri per poter far luce sull'omicidio della sorella.
Forse anche per questo non è andata in onda: troppo lontana dagli stereotipi del carabiniere televisivo.
Ma Marcello Dell'Utri sì che può andare in onda (pure lui sotto processo e condannato in primo grado per mafia): può difendersi nella trasmissione di Lucia Annunziata, dalle infamanti accuse di essere membro dell'Opus Dei.
Ieri sera un cantante si permetteva di attaccare la Moratti per lo scempio di Milano.
Parlava del governo Prodi, del nuovo partito di Berlusconi.
Ha parlato anche delle scorie nucleari, problema già sollevato da Report (e anche da Grillo nei suoi show).
Se degli stessi argomenti ne parla Report, nessuna reazione, nessuno share, e lo stesso problema dello scempio di Milano, non esiste.
L'informazione in mano agli ignoranti (come si definisce Celentano).
Non sono più i gornalisti a fare informazione.
Nel frattempo, mentre discutiamo di fiction, televisione, legge elettorale, Garlasco, Cogne, Perugia, Cosa Nostra non sta a guardare.
Raid nella sede degli industriali di Caltanissetta: Montezemolo promette «Fuori gli imprenditori collusi con la mafia».
Ma voi ci credete?
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