19 novembre 2007

Report: cara madunina

Report: cara Madunina
A Milano chi sta gestendo il nuovo sviluppo edilizio, nelle aree della ex fiera, nella zona ex Bosco di Gioia, nella zona ex Varesine?
I costruttori edilizi, che sfruttano il territorio fino all'ultimo metro cubo, senza considerare l'impatto ambientale di quanto tirano su, senza costruire appartamenti in edilizia convenzionata, senza costruire servizi come scuole, asili, per gli abitanti dei nuovi cantieri.

E il comune? Sta a guardare: Albertini, responsabile dello scempio dei parcheggi e dei box sotterranei (mentre tutte le città vanno alla riduzione dei parcheggi per incentivare il mezzo pubblico) non concede interviste.
Aveva i poteri di commissario straordinario per il traffico, per risolvere i problemi dell'inquinamento: cosa ha fatto?
Secondo l’OMS Milano, insieme al sud della Polonia, ha il primato europeo per le polveri sottili. Sull’emergenza traffico l’ex sindaco Albertini aveva chiesto e ottenuto da Berlusconi i poteri straordinari e cosa ha fatto: ha regolamentato la sosta e costruito tanti parcheggi sotterranei, ma come e dove lo ha deciso da solo nel 2003. 70 sono stati fatti, 30 sono in corso d’opera e un centinaio sono stati approvati.

La sciura Moratti, poverina deve cedere ad interessi di altri, secondo Sgarbi spiritualmente sarebbe contraria, ma ha le mani legate. Ma nemmeno lei concede interviste.

Non concede interviste nemmeno il governatore Roberto Formigoni.
Di Comunione e Liberazione come i vertici dell'ente Fiera, il presidente Roth (nominati da Formigoni stesso) è espressione di CL, che è un grande centro di potere.
Di comunione e liberazione è anche l'assessore allo sviluppo del territorio del comune di Milano, Carlo Masseroli.

Di chi ha fatto gli interessi il comune di Milano? Dei milanesi o dei costruttori?

L'accordo tra ente fiera e comune siglato nel 1994 era ben diverso:
La nuova fiera è stata trasferita dal centro in periferia.
Così il vecchio recinto va giù e l’area ritorna alla città. Così era stato previsto nel ‘94, quando c’è stato un ampliamento.
Per far accettare ai cittadini l’impatto dei padiglioni che si infilavano nel quartier,e era stato siglato un accordo di programma che diceva: quando andremo via di qua faremo consistenti aree a verde.


L’accordo era stato siglato fra ente fiera, regione e comune. Le giunte cambiano, l’ente fiera non c’è più, al suo posto una fondazione privata che ha preso quell’accordo e lo ha trasformato in un’altra cosa.

City Life, la società che ha vinto l'appalto per la costruzione nella ex fiera, costruirà una torre di 215 metri e 3 grattacieli di cui uno a forma di banana.
Su una base d’asta di 310 milioni di euro, City Life ha offerto 523 milioni ed ha vinto.
Ma in corsa al bando c'era anche il progetto di Renzo Piano che aveva un migliore impatto ambientale e restituiva il parco alla città.
Ma non ha vinto.Costruirà anche un parco interno al gruppo di costruzioni, costruito sopra i box per le auto: un parto con alberi finti, come la città che hanno in mente.

Perchè una città è composta da persone di diversa estrazione culturale e sociale: chi entrerà invece nelle nuove costruzioni che hanno un prezzo di 7000 euro al metro quadro?

Dunque a Milano si torna a costruire, la città è in mano ai proprietari dei terreni e secondo gli urbanisti sono loro a decidere il piano di sviluppo.
GIUSEPPE BOATTI -PROFESSORE DI PROGETTAZIONE URBANISTICA POLITECNICO DI MILANO
Nessuno pensa al fatto che la sommatoria di queste operazioni immobiliari produrrà, tra 20 anni, tra 30 anni, tra 40 anni, un sistema completamente invivibile.


Chi è il costruttore che ha in mano il futuro di Milano?
Si chiama Salvatore Ligresti: sono suoi parte dei terreni su cui costruire; fa parte della società City Life (un raggruppamento composto da Generali, Ras, Lamaro e la Progestim di Ligresti).
Sue le costruzioni fatte negli anni 80 (della Milano da bere dove i socialisti ci hanno mangiato sopra) in periodo di emergenza alloggi.

Un costruttore invischiato nelle indagini di tangentopoli.
Arrestato nel 1992 per abuso d’ufficio a scopo patrimoniale in relazione alla vendita di questi 2 palazzi al Ministero delle Finanze:
DAL TG LOMBARDIA DEL 16/07/1992
“Gli interessi di Salvatore Ligresti non conoscono confini. In 20 anni di attività, Mr. prezzemolo alias Signor 5% per la sua abitudine di acquisire partecipazioni, ha costruito un impero da 4 mila miliardi partendo dal nulla. I suoi soci si chiamano Pirelli, De Benedetti, Ferruzzi. Ligresti fa parte del sindacato di controllo di Mediobanca”.
“Le attività del gruppo Ligresti si estendono inoltre nel settore della sanità privata in Lombardia e in quello alberghiero in Italia. Il gruppo Ligresti ha inoltre realizzato gran parte del cosiddetto Piano Casa di Milano, la costruzione cioè di migliaia e migliaia di alloggi di edilizia economico-popolare per contenere l’emergenza sfratti nel capoluogo lombardo”.


Si scopre poi che alcuni alloggi costruiti in convenzione da Ligresti, non sono stati affittati in equo canone: chi doveva controllare il rispetto delle convenzioni (cioè il comune) non lo ha fatto e il Sunia ha fatto causa e l'ha vinta.L’immobiliare lombarda dovrà restituire a tutti gli inquilini la differenza fra il canone corrisposto e l’equo canone dovuto.

Tecnicamente si chiama truffa.
Poi c'è la storia del residence (Ata Hotel) che nei patti doveva essere un alloggio per studenti, invece era finito come hotel a 4 stelle.
Dopo varie interrogazioni dell'opposizione l'albergo è stato affittato all’università Bocconi a prezzi di convenzione (250 euro a camera; come hotel fruttava al gruppo Ligresti 2700 euro al mese). Altra truffa.

Poi c'è il progetto CERBA (Centro Europeo di Ricerca Biomedica Avanzata), nella zona agricola dle parco sud, sui terreni di Ligresti: Veronesi ci mette la faccia e Ligresti vede i suoi terreni passare da zona agricola a zona edificabile. E il presidente Formigoni da la sua approvazione.

Altra speculazione probabile sarà per il progetto Expo 2015, nella zona del parco di Trenno. 14 miliardi di euro di finanziamento pubblico. Anche quest'area fa parte di una società legata al gruppo finanziario riconducibile alla famiglia Ligresti.

Luigi Offeddu ha poi raccontato dello scandalo dei funzionari del comune, pagati però dalle ditte che dovevano controllare, col compito di sorvegliare i cantieri in città per box, scavi, parcheggi ...
"Il problema è che ogni giorno sui giornali di Milano si legge di qualche parcheggio bloccato, per ragioni legali, per sfasci tecnici, di cittadini che protestano per i prezzi raddoppiati ecc...
Quindi forse vigilavano benissimo ma erano stipendiati dai vigilati e questo è un elemento di dubbio quanto meno!"
Le sorti di Milano sono in mano a queste persone: che hanno certamente pagato i conti con la giustizia. Ma che sicuramente non faranno gli interessi di Milano e dei milanesi.

Che città ci dobbiamo aspettare nei prossimi anni?

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1 commento:

Anonimo ha detto...

Non pensavo Milano fosse messa così male:milanesi, ribellatevi!!!