06 ottobre 2008

Della Tirannide

"...Tirannide indistintamente appellare si deve ogni qualunque governo, in cui chi è preposto alla esecuzione delle leggi, può farle, distruggerle, infrangerle, interpretarle, impedirle, sospenderle; od anche soltanto eluderle, con sicurezza d'impunità.

E quindi, o questo infrangi-legge sia ereditario, o sia elettivo; usurpatore, o legittimo; buono o tristo, uno, o molti; a ogni modo, chiunque ha una forza effettiva, che basti a ciò fare, è tiranno; ogni società, che lo ammetta, è tirannide; ogni popolo, che lo
sopporta, è schiavo".
Questo scriveva Vittorio Alfieri nel trattato Della Tirannide, che risale al 1777. A che punto è la tirannide, oggi?

Berlusconi "Opposizione sfascista, governeremo da soli".
Come da soli si sono fatti il lodo Alfnao, la legge sulle intercettazioni, il lodo Consolo ...
Il clima non è buono.

Se ne parla sull'ultimo numero di Micromega: tra un Partito Democratico pienamente integrato nella casta partitocratica (vedi proposte sulle riforme della giustizia, il voto sul senatore De Girolamo). Con i soliti inciuci, su giustizia, intercettazioni, legge elettorale e la legge sul conflitto di interessi che ancora non si vede.
Con la chiesa che fa lobby e batte casa su scuola e 8 per mille e viene zittita (come per Famiglia Cristiana) quando si permette di criticare l'azione di governo.
Buona tirannide a tutti.

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