Se il nucleare è il passato sul quale in tanti stanno cambiando idea, ci sono ancora tante cose da fare, nel settore energetico.
Sul risparmio energetico ad esempio, sulle regole con cui costruire le nuove case, sulle regole e gli incentivi con cui ritrutturare le case e gli edifici pubblici. Sul chi controlla che e regole siano rispettate.
La giornalista di Presadiretta ha moctrato come oggi sia semplice ottenere la certificazione energetica: in alcune regione addirittura è una autocertificazione, "per analogia".
Una specie di far west con regole poco chiare e con poca omogeneità tra le regioni.
Le scuole italiane potrebbero essere tutte rimesse a nuovo, con un investimento (in doppi vetri, pannelli solari, cappotto termico) che si ripagherebbe col tempo, per le minori spese per il riscaldamento.
Ma si sente dire, al solito che non ci sono soldi. Mentre i soldi per le grandi opere, le autostrade, le gronde, i valichi si trovano.
A Milano il 29% delle polveri sottili è causato dal riscaldamento (come media annua), molti edifici pubblici sono ancora a gasolio: e questo nonostante sia ormai anche di moda parlare di energie rinnovabili.
Il problema è che, nonostante la crescita dell'industria dell'energia pulita, le leggi italiane stanno bloccando la sua crescita.
Presadiretta ha parlato di alcune realtà industriali che sul "green" avevano puntato: dalla Solsonica di Rieti, alle aziende nel padovano, la nuova silicon valley italiana (Eco progetti, Elio Technology).
Tutti ripetono che senza delle leggi chiare sugli incentivi, sulle agevolazioni fiscali, non si andrà lotano.
In questi ultimi anni sono stati creati più conti energia, poi il decreto Romani: prima gli incentivi c'erano a pioggia, poi sono stati ridotti.
E questo mentre la Cina fa dumping nei nostri confronti, mettendo in crisi queste aziende che veramente fanno ricerca.
Il ministro Clini, intervistato da Antonella Pusceddu, ha confermato che il nuovo piano energetico nazionale verrà approvato, non sappiamo ancora quando però, in cui si incentiverà sia il fotovoltaico, che il carbone pulito.
Non sappiamo però con quali soldi finanziare il conto energia, quali tecnologia effettivamente verranno incentivate. E poi, perchè ancora si parla del carbone.
Il futuro è altrove, nonostante i big del settore energetico abbiano tutti gli interessi a mantenere buobe le vecchie centrali.
Mentre si discute di carbone e petrolio, Presa diretta parlava di ricerche su brevetti per creare energia dalle vibrazioni naturali (è la ricerca di Helios Vocca e Luca Gammaitoni a Perugia).
Luca Mercalli ha mostrato la sua casa, un mix di vecchie abitudini (l'orto e le galline) e di innovazione: i pannelli fotovoltaici, la caldaia con pompa di calore, la piastra ad induzione per cucinare.
Oggi l'energia in più viene immessa in rete, per tutti, ma la sfida per il futuro è poterla immagazzinare.
Dunque il futuro (consumare meglio e di meno) è a portata di mano.
E allora cosa aspettiamo per un piano energetico?
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