18 marzo 2012

Il default della Grecia

Vista dall'Italia la Grecia è sufficientemente lontana, se anche fallisce (o già fallita tecnicamente), poco importa.
Ma vista dalla Grecia, l'Italia non è poi così lontana: le stesse manovre recessive, la stessa corruzione, gli stessi tecnici, gli stessi privilegi intoccabili.
Di certo c'è che, vista dalla Grecia, l'Europa appare tanto lontana.
L'Europa delle banche, dei mercati, dello spread, dei conti in ordine. Altre parole d'ordine non vengono oggi ascoltate.
E si prepara, anche se nessuno lo ammette, un'Europa di paese che stanno sopra, e di paesi a sovranità economica limitata. La serie A e la serie B.

E l'Italia? Si è salvata con la cura Monti, oppure alla prima tensione del governo e della maggioranza che lo sostiene (sulla Rai, sulle norme contro la corruzione, ..) vedremo salire lo spread e dunque tutti i sacrifici fatti (non da tutti) potrebbero essere vani?

Perchè una cosa rimane chiara, come in Grecia, la crisi e la cura non hanno colpiti in modo equo: niente patrimoniale, niente recupero dei soldi scudati, niente snellimento di province, niente riduzione dei costi.
Niente stop alle missioni militari, alle spese militari.
Il discorso si ferma solo attorno ad alcuni temi: l'articolo 18, le grandi opere fatte per creare sviluppo (e non perchè servono, altrimenti basterebbe mettere sul piatto costi e benefici), le stesse norme sulla giustizia proposte dal precedente governo (non preoccupatevi, le norme anticorruzione verrano svuotate in parlamento), la stessa Rai in mano ai partiti.

E dunque cosa dobbiamo aspettarci? Come per l'Europa, anche un'Italia divisa in serie A e in serie B?

Presa diretta, nell'ultima puntata del ciclo invernale, si occuperà della Grecia
Presadiretta DefaultPericolo scongiurato? Siamo insolventi o ce la faremo? La Grecia riuscirà a restare nell’euro? Stiamo andando verso un'Europa di serie A e una di serie B?In Campania la regione ha accumulato miliardi di debiti che non sta pagando. Le conseguenze si vedono tutte nella Sanità, piagata anche dai disservizi, dai medici che si arricchiscono sulla pelle di chi ha bisogno di cure urgenti. La lotta all’evasione sta smascherando gli evasori, ma c’è ancora chi tenta di farla franca.Come ha fatto la Grecia ad arrivare a questo punto? Chi sta pagando il conto per gli errori, gli sprechi e i maneggi di una classe politica corrotta e inefficiente?Il Portogallo ha implementato e attuato tutti i tagli imposti, ma l’economia sta andando a rotoli, la recessione punisce pensionati e famiglie.In Germania e Francia gli elettori sono disposti a pagare il debito greco? A Bruxelles si troverà la soluzione della crisi?Ultima puntata di questo ciclo di “Presadiretta”.Default” è un racconto di Danilo Procicchianti, Lisa Iotti, Raffaella Pusceddu e di Vincenzo Guerrizio con Marina Del Vecchio e Antonella Bottini.


Stasera il ministro Elsa Fornero saràospite di Che tempo che fa e possiamo intuire i temi che andrà a toccare: i sacrifici li chiede l'Europa, i giovani devono mettersi in moto e non accontentarsi, non possiamo più permetterci vincoli sul lavoro (sarebbero i licenziamenti discriminatori), possiamo uscire dalla crisi se tutti accettano di fare sacrifici (tutti tutti?) ..
E del ministro Fornero se ne occuperà settimana prossima Report nella prima puntata del ciclo: ecco, qui si capisce la differenza tra un certo giornalismo (quello ossequioso col potente) e questo giornalismo che tratta i politici alla stessa maniera.
Il nuovo sistema pensionistico sarà l’argomento della prima inchiesta di Report. Il Ministro ha detto: “fine dei privilegi”. Vedremo cosa succede ai 70 mila fra esodati e mobilitati che hanno firmato con le loro aziende l’uscita dal lavoro per andare in pensione. Cosa succede anche a tutti coloro che nel corso della vita lavorativa hanno versato i contributi ad enti diversi ed ora devono ricongiungerli.
Per quali categorie le regole sono retroattive, e quali no. Le casse dei liberi professionisti: quanto versano ingegneri, avvocati, notai, commercialisti, e i giovani che aprono partita iva.

Spiega il ministro a Report: “Non siamo venuti qui a distribuire caramelle” .

Ma qui in ballo non ci sono caramelle: c'è lo svuotamento o comunque la riduzione di norme stabilite dalla Costituzione. La centralità del lavoro, le tutele ai più deboli, le discriminazioni contro certi sindacati (come la Fiom).


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