30 marzo 2014

Deja vu

Cosa vi terrorizza di più nella purezza?” chiesi. “La fretta,” rispose Guglielmo.
Il nome della rosa, Umberto Eco.

L'altra sera ad Otto e mezzo ospite di Lilli Gruber era il ministro per le riforme Boschi: alla domanda sulle critiche espresse al DL sul lavoro da parte di Fassina, la ministra ha risposto molto renzianamente, “ma quanti posti di lavoro ha creato Fassina quando era ministro?”.
A parte che Fassina era all'economia e non al lavoro o al welfare, questa risposta da il senso di cosa sia oggi il renzismo. Liquidare con poche battute i critici e quanti si mettono in mezzo tra loro e la riuscita dello spettacolo.
Il mettersi di fronte al paese, al popolo e togliere di mezzo gli organi intermedi. Partito democratico compreso, diventato un fastidioso organo consultivo (e forse nemmeno).
Sindacati, confindustria, opposizioni.
Lui è uno che parla chiaro, uno come noi, uno che va veloce, che è ottimista per natura (perché i pessimisti non hanno mai combinato nulla). Che è bravo a promettere e a far passare l'idea che, o Renzi o morte. L'ultima spiaggia per il paese.
Ma queste cose non le avevamo già sentite? Non vi ricorda niente? Nessun deja vu?

Le riforme strutturali così ben elogiate da Obama e per cui occorre fare in fretta, a voler grattare sotto la superficie sono ben poca cosa.
Le province rimangono, con i loro dipendenti, semplicemente i membri non saranno eletti. Ma espressione di qualcos'altro. Che decisioni prenderanno per noi, questi non eletti? Non è chiaro. Quanti risparmi avremo? Non lo sappiamo. Ma è già un successone.
Stesso discorso per il Senato.
Come Berlusconi, Renzi sostiene che è tutta colpa del bicameralismo, se le riforme (che aspettiamo da anni etc etc …) non si fanno.
Se in Italia c'è una corruzione da paese da terzo mondo è colpa del Senato.
Se in Italia gli evasori, i grandi evasori, non vengono toccati (e se la cavano sempre con poco, come ha spiegato Landini a Servizio pubblico), è colpa del Senato.

Ma veramente vogliamo continuare a credere a questi pifferai?
Il senato nella visione renziana rimane, non viene tolto, avrà funzione consultiva (se è come ho capito) e i neo senatori non percepiranno stipendio, perché faranno parte di altri organi.
Ma i costi per i palazzi, per il personale, come i commessi del Senato, rimangono tutti. Vi ricordate i servizi di Report sugli affitti d'oro a Scarpellini e sui commessi del Senato che non sono in regime Fornero?

Finché ci saranno eletti come questi qua, io di una sola camera, che tra l'altro è svuotata dalle sue funzioni (perché deve votare i decreti del governo) non mi fido. Mi fa paura.
A voi piace questo presepe non piace: questa velocità nel cambiare la Costituzione (senza averne l'autorevolezza), nel presentare come riformismo la continua precarizzazione del lavoro (come Monti, come Berlusconi ..), che fa finta di tagliare (i caccia e le auto blu rimangono) e si dimentica di mafia, corruzione ed evasione.

Ma, ribattono, ci ha messo la faccia, metterà gli 80 euro (che sono come il taglio dell'Imu), non bisogna sempre gufare.

E' così bello seguire il pifferaio magico ...
 

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