Grasso si permette di criticare la riforma del Senato ("la svolta autoritaria"), come uno Zagrebelsky qualsiasi?
E la Serracchiani, appena nominata vice segretario nel pd renziano, lo bacchetta
"Grasso è un presidente di garanzia ma credo anche che, essendo stato eletto nel Pd, debba accettarne le indicazioni".
Come a dire, ricordati chi ti ha messo lì (che poi è stato Bersani nel listino bloccato e non Renzi).
Questa è il nuovo corso renziano del piddi: l'importante è dare l'impressione del fare.
Chi non accetta le decisioni del partito, ovvero di Renzi, è fuori. Si chiamava centralismo democratico, ai tempi del PCI.
PS: dalla prima del corriere
Renzi striglia Grasso: «Lancia avvertimenti. Se la riforma non passa, mollo tutto. Ho giurato sulla Costituzione, non sui professoroni.Caro Renzi, quelli che chiami professoroni, con disprezzo, sono persone che hanno pure raggiunto alte cariche nel paese e che meritano rispetto (più che Verdini o B.).
Le critiche non sono avvertimenti (altrimenti dovrebbero esserlo anche quelli di FI).
Infine, la sinistra, il tuo partito, i girotondi non li ha mai fatti. Era la società civile quella ....
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