A Modena un'agenzia interinale offre
alle aziende contratti rumeni contro la crisi. Niente sindacati,
niente inps, niente malattia, niente 13 esima, costi ridotti. La
manna dal cielo. A chi venderanno i loro prodotto, queste aziende?
All'estero chiaramente.
Il documento di programmazione
economica del governo deve scongiurare l'attivazione delle clausole
di salvaguardia, qualora non dovessero tornare i conti stimati l'anno
passato. Significa altri tagli, non necessariamente alla spesa
improduttiva, come quelli per gli sgravi. Insomma, per qualcuno le
tasse aumenteranno comunque.
Il nuovo ministro per le infrastrutture
ha spiegato che darà un'impronta di discontinuità col passato. Ma
le opere e i cantieri, almeno i più grandi, devono andare avanti.
Per il momento l'abbiamo solo visto
girare in bici.
Ad ogni azione corrisponde un'azione
uguale e contraria: il principio della Fisica si può applicare anche
agli scandali italiani. Da Lupi a D'Alema. Il problema sono le
fondazioni opache, le coop che finanziano la politica (sperando di
ottenere qualcosa in cambio)? No, il problema sono le
intercettazioni, anzi, la pubblicazione delle intercettazioni. Non
avremmo mai dovuto sapere che Lupi raccomanda il figlio ad uno che
prende appalti con lo stato.
Perché le intercettazioni sono una
sorta di voyeurismo per il cittadino. Avete sentito il garante per la
privacy? “Non tutto ciò che è di interesse pubblico è anche
di pubblico interessa”. Antani, con scappellamento a destra.
Finché ci saranno zone opache, finché
la politica non farà filtro, finché le candidature saranno scelte
dalle segreterie, rivendichiamo la nostra dose di voyeurismo. Che
nel resto del mondo si chiama diritto di essere informati.
Perché il problema, casi signori, è
che voi vi sputtannate tra di voi, nelle intercettazioni. Sono gli
amici di D'Alema che dicono che mette le mani nella merda.
Sono le deliziose ragazze delle cene
eleganti che parlano del culo flaccido di B. e del fatto che gli
devono spillare più soldi.
Informati sulle fondazioni, sui
finanziatori delle stesse. Chi sono, in che settore lavorano, che
appalti prendono col pubblico (se ne prendono).
Perché è vero che ora c'è stata la
volta buona: abbiamo il reato di falso in bilancio e
l'autoriciclaggio.
Ma il falso in bilancio vale solo per
le società quotate e l'autoriciclaggio non punisce chi fa da se. E
aspettiamo delle norme per colpire gli evasori, per mettere in freno
alla prescrizione.
Da Che Guevara a madre Teresa. Passando
infine per Salvini, quello le cui idee danzano. Jovanotti è entrato
nel pantheon degli intellettuali di sinistra.
Via i Pasolini, i Moravia, i Settis ..
Gimme five, al right!
Ingrati: a destra c'è una certa crisi.
Berlusconi contro quegli ingrati che gli voltano le spalle. E Fittoche punta il dito contro la censura, contro il cerchio magico attorno
all'ex leader.
Che prenderebbe ancora i suoi voti.
Perché siamo sempre a rimestare nel solito brodo.
Salvini e tutti a casa loro. Mai con
Berlusconi (prima) e alleati alle elezioni (poi).
Berlusconi e la svolta liberale.
Bersani, D'Alema, Bindi.. e dall'altra
parte i renziani pre e ante marcia. Pardon Leopolda.
Grillo che meno si sente e meglio è.
Il suo partito in cerca di collocazione, che almeno ha svolto il
compito di controllare l'azione del governo.
Insomma, ne abbiamo abbastanza anche
per questi giorni di vacanza. Possiamo anche fermarci un pochetto.
Perché poi ritorneremo ai soliti
verbi: il governo accelera, da una svolta, una scossa, un
cambiamento.
I posti di lavoro che crescevano a
doppia cifra, ma poi si è capito che erano solo contratti e non
posti e che comunque erano meno di quelli di cui si parlava.
La fiducia nella ripresa. Ma poi sono
arrivati i dati sulla produzione.
Per chiudere, è ancora presto per la nostra di resurrezione. La nostra via Crucis non è ancora finita.
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