Oltre agli scandali, la gestione
emergenziali, i lavori in ritardo, un altro filo lega Milano e
l'Aquila. Le promesse a fondo perduto.
Come i miliardi promessi da Renzi: dei
652 milioni stanziati nel 2014, se ne sono persi per strada 165. E
dei 478 ml deliberati nel 2015 in Abruzzo ne sono arrivati zero.
Miliardi e promesse che fanno il palio
con quelli che dovevano arrivare dalle
slot machine.
Quanti di questi sono arrivati per la
ricostruzione?
Nel 2010 diceva Bertolaso: “In 8
anni l'Aquila può rinascere più bella e sicura di prima, ma solo se
ognuno si assumerà le proprie responsabilità”.
Cinque anni dopo i lavori in città non
superano il 10%, in provincia il 3%.
Al momento i visti in ingresso dalla
Cina segnano solo un +13mila (articolo di Barbacetto Maroni).
E gli altri? In tre settimane?
E dove li mettiamo questi cinesi?
Coi tagli al TPL (e l'aumento dei biglietti) deciso dalla regione,
far viaggiare i visitatori sarà una scommessa che si baserà più
sulla buona volontà di chi lavora sui mezzi e sulle ore di
straordinario.
A meno che la Brebemi e la Pedemontana
non servano a questo. Dovevano reggersi sul project financing e
invece ora invece è lo stato che deve intervenire. Per coprire il buco per i
mancati pedaggi.
L'unica cosa certa, per il momento, sono gli
extracosti: circa 30ml, su cui il presidente dell'autorità
anticorruzione Cantone dovrà dare un parere.
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