22 aprile 2015

Abituati a pensar male

Su Repubblica online potete leggere l'articolo di Francesco Bei, dove si riportano le reazioni di Renzi dopo che la minoranza del suo partito ha fatto sapere che è arrivato il momento di dire basta. 
E' quella che sui giornali viene chiamata la scelta dell'aventino, dopo la sostituzione dei membri "infedeli" nella commissione affari costituzionali. Per approvare in fretta la legge elettorale.
Dice Bei, che Renzi lo vede come un attacco personale, qui l'Italicum non c'entra niente:
"Per Renzi ormai l'Italicum non c'entra più nulla. L'attacco delle opposizioni e, soprattutto, della minoranza interna, per il premier "prescinde totalmente dal merito". No, in ballo ci sono altre due questioni.La prima riguarda la leadership delle opposizioni dentro il partito. "Bersani - è la chiave di lettura dell'inquilino di palazzo Chigi - sta cercando di riprendersi il suo ruolo e ha costretto Speranza a dimettersi. Adesso vedremo quanti gli andranno dietro". Insomma, per il capo del governo sarebbe in corso un grande gioco di potere all'interno della minoranza. Un gioco che, con qualche schematismo, si potrebbe raccontare come lo scontro tra la vecchia guardia -Bersani, Bindi, D'Alema - e quella parte di Area riformista che non accetta la logica del muro contro muro contro l'esecutivo. "Per quelli che vogliono smarcarsi - dice Renzi - questo è il momento giusto". La previsione è che, dopo la riunione di Area riformista di questa mattina, se dovesse prevalere l'ala dura, in molti annunceranno il loro addio alla corrente bersaniana."
Sulla trasparenza, sulla coerenza e sull'etica della minoranza PD non metto mano. Speranza era il giovane turco più renziano, quando c'era da mettere in riga il M5S.
Ma questo è il classico ragionamento di chi non è onesto intellettualmente: la legge elettorale, assieme alla riforma del Senato e della costituzione, non va bene. Punto.
Partiamo da questo.

Pensare che l'opposizione la critichi e cerchi di cambiarla solo per mettere in difficoltà la maggioranza, è un ragionamento di uno abituato agli intrighi, ai giochi di palazzo, a tramare alle spalle.
Appunto.

PS: non male, come cattivo gusto, la prima pagina di Libero.

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