Mentre facevo colazione seguivo la
puntata di Omnibus domenicale, che seguiva due filoni: le elezioni in
Germania e la kermesse del Movimento 5 Stelle a Rimini.
In Germania sono preoccupati per un
probabile governo a 5 stelle – commentavano gli ospiti, dopo
l'elezione di Di Maio come candidato alle prossime elezioni.
Il rassicurante di Maio che deve
parlare ai suoi elettori, a quelli degli altri partiti, ai mercati.
E alla Germania che oggi eleggerà frau
Merkel per la quarta volta come cancelliera.
Ma cosa ne sanno i tedeschi del m5s?
Petra Reski, scrittrice e giornalista tedesca, spiegava come spesso i giornali
tedeschi abbiano fatto copia e incolla delle notizie provenienti dai
giornali italiani.
Non certo teneri (e spesso nemmeno
obiettivi) nei confronti del movimento.
Non so come funzioni in Germania, quale
sia lo stato di salute del giornalismo: di certo quello italiano ha
molte pecche.
Per esempio l'assenza di editori puri,
il legame tra giornali e partiti, la proliferazione di giornalisti
impiegati e pochi giornalisti-giornalisti.
Prendo a prestito la definizione di
vero giornalismo di inchiesta dal film “Fortapasc” che
Marco Risi ha dedicato a Giancarlo Siani (il
giornalista de Il Mattino ucciso dalla Camorra il 23 settembre 1985).
Ci sono, in questo paese, tanti
giornalisti che non cercano le notizie, ma si accontentano di quelle
che il politico, la segreteria del partito, l'ufficio stampa
dell'azienda, portano loro.
Forse una volta c'era una certa
separazione dei ruoli: oggi ci sono gli sms e le telefonate al
giornalista o al direttore (da Servizio Pubblico ai tempi di
Berlusconi, ai giornali sponsor di Expo, fino alle veline di FilippoSensi).
Dall'altra parte un movimento che ha
scelto uno scontro frontale col mondo del giornalismo, preferendo
altri canali di comunicazione, che però non garantiscono una
informazione obiettiva.
In una democrazia sana un'informazione
libera, capace di essere indipendente, è necessaria: un'informazione
che racconta della Germania oltre i miti e le leggende (la leggenda
della merkelandia, per esempio, dove le disuguaglianze stanno
aumentando - scrive Gunter Wallraff).
Un'informazione che ci racconti la
campagna elettorale non fermandosi agli slogan commerciali (il
milione di posti di lavoro, l'Italia agli italiani, ..).
Il problema è che, come raccontava il
film di Risi, cercare le notizie è una rottura e cazz..
Dire alla gente cose scomode, non
quello che le persone vogliono sentirsi, non riportare le notizie che
confermano le teorie del politico di turno.
"Questo non è un paese per giornalisti ...."
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