Coffee break di venerdì
mattina, si parla di lavoro: ospiti la deputata Giammanco di FI, Castaldini di AP e Damiano del PD.
Ma prima un bel battibecco tra due ex
alleati: Castaldini che rinfaccia alla deputata di FI di essere
rimasti a Silvio Berlusconi. Per sentirsi rispondere che FI con
Berlusconi e con le liste civetta “forza Silvio” prenderà i voti
e in politica i voti sono tutto.
Battibecco che si è chiuso con queste
parole della deputata di AP: “noi in questi anni di governo abbiamo
fatto più cose di destra di quanto fatto prima” ..
E il lavoro? Le storie di Ikea, di
Nestlè, di Ericsson, di Amazon ci dicono tante cose.
Che le multinazionali che noi abbiamo
benedetto sono belle e care, portano posti di lavoro (e un posto di
lavoro va sempre bene, ci dice la deputata Giammanco), ma pagano
poche tasse e hanno la tendenza ad applicare regole e modi alla
stessa maniera in tutti i paesi, senza voler interfacciarsi con
sindacati e tavoli di lavoro nei ministeri.
Che Marica, la mamma licenziata da Ikea, è fortunata (così si è espresso il ministro Poletti) perché è stata assunta prima del jobs act e potrà far
valere l'articolo 18.
Che si, non sarà sempre colpa del jobs
act, ma se oggi crescono i contratti a termine (anche a pochi
giorni), se episodi come quelli di Marica, storie di lavoro a cottimo
come succederebbe ad Amazon, è perché si è creato un clima
sfavorevole per chi lavora.
Veramente pensiamo che un lavoro vale
tutto questo? Pensiamo che il paese uscirà da questa crisi
impoverendo le persone e il significato della parola lavoro?
E che farà ora il partito di Damiano,
che non avrà più come alleati Pisapia, Alfano e gli ex pd della
“ditta” ora riuniti in Liberi e Uguali?
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