Riassunto della giornata scorsa, dove abbiamo letto diverse notizie interessanti.
I nostri servizi smentiscono (o sminuiscono) la notizia per cui i russi avrebbero influenzato il voto per il referendum.
L'emergenza rifiuti non è una questione solo del sud (sporco e mafioso): pure su al nord si interrano rifiuti tossici che fanno ammalare i bambini.
Viene approvata la legge sul biotestamento che fa infuriare i vescovi (i quali invece non hanno ancora espresso un'opinione sulla notizia di cui sopra, sui criminali dei rifiuti).
Nella sua audizione in commissione, il presidente della Consob Vegas ammette gli incontri con l'allora ministro Boschi dove la ministra aveva espresso le sue preoccupazione su Etruria (dove il padre era vicepresidente).
Ovvero: l'allora ministro si è incontrata con Vegas (e pure con Ghizzoni), per parlare della banca della padre ma, questa è la linea di difesa adottata, non ha fatto pressioni su uno o l'altro per favorire la sua famigila.
Dunque nessun conflitto di interesse.
Non mi interessa commentare tutto il tifo calcistico che si è scatenato sui social dopo le dichiarazioni di Vegas e soprattutto, dopo la puntata di Otto e mezzo.
Ognuno è in grado di farsi la sua opinione, spero senza pregiudizi.
Ma una cosa mi appare chiara: se la vicenda della banche ha evidenziato quanto fosse vasto il marciume nel sistema bancario, nei meccanismi di controllo (che ora si scaricano la colpa a vicenda), questa linea di difesa racconta della poca coerenza dei nostri rappresentanti.
Non è veramente questione di tifo, ma c'era un tempo in cui si chiedevano le dimissioni agli altri per comportamenti poco trasparenti.
Come quello tenuto dall'allora ministro Cancellieri dopo che emersero le telefonate con la famiglia Ligresti.
La storia delle banche (che significa famiglie in crisi, imprese che non riescono ad ottenere liquidità) testimonia del basso livello della nostra classe dirigente.
Specie a livello politico: in vista delle prossime elezioni, nessun partito ha voluto fare qualcosa in tal proposito.
E' sparito il meccanismo delle primarie anche nel PD, i pochi click su una piattaforma web per il M5S (che poi porta in senato personaggi come la Castelli), per non parlare di quanto succede nel centro destra.
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