Cosa brutta, l'ipocrisia, la falsità, il non vole chiamare le cose col loro nome per convenienza, per opportunità.
Ho seguito l'ultima intervista di Scalfari a Carta bianca e ho visto una persona che diceva cose senza senso.
Lei voterà turandosi il naso? - chiedeva Berlinguer.
E il padre nobile del giornalismo che stentava a rispondere sul suo voto, su turarsi il naso o meno, su Montanelli e la DC...
Anche Berlusconi, nelle sue mille apparizioni televisive, mostra tutta la sua età, tutta il peso dei suoi 80 e passa anni.
Risentire le vecchie barzellette, le vecchie promesse, le vecchie battute, non fa più ridere.
Ma come per Scalfari, non si può dire: non si può dire che oramai Scalfari e Berlusconi sono persone anziane, che rappresentano il passato e che, con tutto il rispetto, se vogliamo cambiare qualcosa in questo paese dovremmo cambiare interlocutori nella politica e nel giornalismo.
Non si può dire che Berlusconi, condannato per frode, a capo di un partito fondato da una persona condannata per concorso esterno in mafia, non è per nulla un moderato europeista.
Non si può dire che tutto questo endorsement per il futuro governo Gentiloni bis è una presa in giro, visto che il PD ha un altro candidato (Renzi) che stanno scaricando tutti (Bonino, Veltroni, Letta, Prodi).
Non si può dire che la lista dei ministri presentata da Di Maio non è cabaret: forse le persone, ma non la scelta di anticipare agli elettori una lista di nomi agli elettori.
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