08 gennaio 2020

Azione e reazione

Ad una azione corrisponde una reazione uguale e contraria.
Al drone di Trump, l'Iran risponde coi missili sulle basi americane in Iraq.
Ogni missile significa morte, distruzione, soldi.
Miliardi di dollari americani che arricchiscono l'industria delle armi e che non rendono più sicuri i cittadini americani.

Se questa escalation dovesse andare avanti, non importa chi avrà iniziato, ma chi ci finirà di mezzo.
E in mezzo ci siamo anche noi, che dovremo forse dare il contributo per una guerra di cui nessuno ci aveva avvisato.

Noi che dell'Iran siamo pure partner commerciale (come anche dell'Arabia).
Perché alla fine quello che conta sono gli affari: vi siete chiesti come mai questo proliferare di telecamere, con tanto di sw per l'identificazione dei sospettati?

Pensare ad un futuro diverso, in cui potremo chiamare dittatori e buffoni quelli che oggi sono considerati i potenti della terra è forse utopistico.
Ma è meglio dei cinici che ci stanno conducendo alla guerra a suon di parata (e che ci raccontano che poi i soldi per scuole, sanità e assistenza non ci sono). 

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