In molti l'hanno considerata quasi una goliardata, la provocazioneo o il blitz di Salvini contro lo spacciatore, altri invece hanno reagito giustamente in modo preoccupato a questo ennesimo gesto di propaganda contro gli immigrati.
Non importa a Salvini: quello che conta è che si parli di lui.
Sarebbe opportuno però chiarire alcune sulla vicenda: nel quartiere del Pilastro lo spaccio esiste, esistono spacciatori ed esistono persone che vanno lì a comprare droga.
La signora Biagini, che ha accompagnato l'ex ministro nel tour nel quartiere, ha pure visto un figlio morire per droga: per questo aveva scritto via facebook a Salvini nel gennaio del 2019, chiedendo di venire lì a verificare coi propri occhi il problema.
L'ex ministro in un anno non ne ha avuto tempo, è andato al Pilastro solo nei giorni della campagna elettorale: se c'è un problema di spaccio, l'ex ministro ne è anche in parte responsabile.
Cosa ha fatto nei suoi mesi al governo (non contro i piccoli spacciatori, ma contro chi gestisce il grande traffico)?
Siamo un paese ridicolo, con gente ridicolo che viene gonfiata anche da quei giornali che dovrebbero raccontare fatti e storie, fare analisi, fare domande.
Perché oggi al Pilastro lo spaccio continua.
PS: è proprio con queste sceneggiate che si sdogana il razzismo, esattamente come tanti anni fa gli indifferenti alle violenze squadristiche aprivano le porte al regime.
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