31 gennaio 2020

Il virus della memoria

Sempre più italiani ritengono che sia una bufala l'olocausto, che sia tutta una montatura, dai campi di sterminio alla responsabilità degli italiani.
E di Mussolini, il dittatore che fece anche cose buone (e sappiamo che non è vero, nel caso leggetevi il libro di Filippi).
Non solo Auschwitz non è mai esistita, ma nemmeno le complicità dei fascisti della repubblica sociale nel rastrellamento delle famiglie ebree, della polizia italiana, dei carabinieri, della guardia di Finanza.
Italiani brava gente?
No italiani senza memoria.
Senza memoria delle 8000 famiglie ebree deportate nei campi e di cui sono tornati in Italia solo in 600 (tra cui Liliana Segre).
I fascisti pagavano 5000 lire per ogni delazione utile ad individuare una famiglia ebrea che si nascondeva.

Ma senza arrivare agli anni bui della repubblica sociale, le leggi razziali in Italia che discriminavano i cittadini italiani di religione ebraica sono del 1938.
In quegli anni usciva "La difesa della razza", un giornale che raccontava agli italiani brava gente i rischi del meticciato e la superiorità della razza bianca.
Era scritto da quell'Almirante a cui adesso dedichiamo strade.

Uno spettro si aggira per l'Europa .. ed è lo spettro della perdita della memoria, che oggi, un passetto alla volta, in modo impercepibile, ci fa tornare indietro.
Si inizia coi citofoni, poi con le scritte sui muri, poi con i bar vandalizzati.
E come andremo a finire?

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