16 gennaio 2020

Società per caste

In fondo perché stupirsi?
Si è lavorato da anni, forse da sempre, per tornare ad una bella società divisa per classi sociali, dove cioè al ricco borghese non dovesse capitare la sventura di stare a fianco al povero operaio o, al padroncino/schiavo nella logistica come il personaggio del film di Ken Loach.
Perché questa indignazione sulla scuola romana che sin dalla brochure spiega bene come i ricchi debbano stare in scuole belle e i poveri in scuole fatiscenti?
Non è questo l'obiettivo della classe dirigente di questo paese?

Quella che punta il ditino contro le pensioni, che racconta che abbiamo tutti vissuto al di sopra delle nostre possibilità, quando poi si scopre che un terzo dei pensionati prende meno di 800 euro, ed è solo un quinto di loro che si prende la metà delle risorse.

Prepariamo ad un paese in cui c'è chi può (andare all'università, curarsi, fare le vacanze, divertirsi, perfino fare figli, occupare posti importanti) e chi invece si deve rassegnare.

Viva le caste.
A quando ripristineremo i titoli nobiliari?

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