Il candidato del centrosinistra
Bonaccini ha battuto la candidata leghista, battendo i sondaggi dei
giorni passati e quell'idea che il vento della destra fosse
inarrestabile.
Presadiretta ha raccontato l'Emilia
Romagna, partendo dalla notte elettorale, nei due comitati
elettorali: quello preoccupato di Bonaccini, peno di militanti
anziani e quello leghista, pieno di giornalisti, senza
amministratori.
Il referendum si o no della Lega,
Salvini lo ha perso: ha sbagliato candidato e anche la campagna
elettorale: quando il popolo vota ha sempre ragione – è stato il
commento del segretario della Lega, che però ha sottolineato come
per la prima volta c'è stata una “partita” in Emilia Romagna
(ancora questa metafora calcistica).
Dalle parte del PD, con la conferma del
voto, in comitato sono arrivati anche i big del partito: c'era
un'aria serena, diversa da quella mesta che si viveva nel comitato
vincente, che ha accolto il neogovernatore con una canzone di Vasco
Rossi.
La sua campagna elettorale è stata
difficile: l'avversario Salvini l'aveva caricata di significati
politici, trasformandola in un referendum, portando ad una scelta di
due visioni del mondo.
Campagna cominciata il 14 novembre a
Bologna, al Paladozza: l'arrivo di Salvini portò come reazione alla
manifestazione delle sardine, organizzata da 4 ragazzi che hanno
mobilitato migliaia di persone in piazza.
C'era tanta voglia di stare assieme,
contro la retorica dell'odio, forse senza tante idee politiche
chiare: hanno vinto la scommessa, mobilitando altrettante persone in
altre piazze in Italia.
Bologna non si lega - lo slogan e così
anche altre città.
Ragazzi giovani o meno che si
rassegnano ad una politica che usa il populismo per nascondere altri
problemi del paese, al ritorno del razzismo e del fascismo: le piazze
sono di tutti, presentarsi come soggetti attivi, produttori di
democrazia (intesa come partecipazione), questo il commento del
filosofo Bonaga.
Mattia Santori parla di partecipazione,
di piazze con tante sfaccettature, di persone che non accettano più
una politica di slogan.
E ora che faranno? “Ci fa piacere che
il PD si sia messo in discussione grazie alle sardine”, commentando
l'apprezzamento del segretario Zingaretti.
In questi giorni la discriminante
antifascista è tornata ad essere predominante: in questi mesi i
segni, gli slogan, i simboli fascisti sono stati usati senza più
alcun problema.
Come al funerale di Mussolini,
organizzato dai neofascisti a Predappio: migliaia di persone arrivano
qui, alla ricerca di una identità racconta l'organizzatore
Santarelli.
“Sono orgoglioso di essere fascista”
raccontano alla giornalista: “il popolo ha bisogno di una figura
forte che prenda le redini dell'Italia”. E l'uomo forte è oggi
Salvini, i neofascisti si devono accontentare.
Accontentarsi di qualche slogan, di
comprare qualche gadget e di eleggere il sindaco a Predappio.
Sindaco che ha bloccato il progetto di
trasformare la casa del fascio in un museo per studiare i
totalitarismi: il progetto era in contraddizione con la
soprintendenza, ma alla giornalista parla di temi divisivi ..
Il sindaco ha bloccato il finanziamento
all'associazione Deina, che ogni anno organizza il viaggio per la
memoria ad Auschwitz.
Si tollerano omaggi e gadget fascisti,
ma non si pagano viaggi nei lager.
Dal 2017 ad oggi sono aumentati gli
episodi di intimidazione fascista in regione: lo denuncia la CGIL,
riportando tutte le aggressioni e le violenze avvenute.
Come quelle al segretario del PD a
Reggio Emilia, accusato di essere traditore dell'Italia, minacciato
lui e la sua famiglia.
Qualche anno addietro, certe minacce
non sarebbero state messe in atto.
A Guastalla, scritte naziste sotto la
casa della segretaria del PD: “ho pensato che la mia famiglia
avesse già dato”, racconta, citando le radici antifasciste della
sua famiglia.
Forza Nuova organizza le ronde
cittadine a Bologna: non è naturale vedere coppie miste, non è
naturale mischiarsi tra europei bianchi coi neri – queste sono le
parole di Forza Nuova.
“Conosco molti immigrati” - si
giustificano i fascisti.
A Spadarolo, nella notte del 31 ottobre
il centro per immigranti dell'associazione Cento Fiori è stato
attaccato da un raid squadrista: le indagini hanno portato ad
incolpare dei ragazzi del luogo, confermando la matrice dell'odio
razziale.
Un agire legittimato dal clima di odio
che sta crescendo in questi ultimi anni: “sono cose esasperate dal
clima politico” raccontano qui.
L'arcivescovo di Bologna nel suo ultimo
libro parla di questo: del clima di odio, dell'attenzione e della
fermezza per non far crescere la banalità dell'odio.
L'intervista a Zingaretti.
Iacona ha intervistato Zingaretti: nel
nuovo PD è stata inserita la parola antifascista, perché non si può
non vedere la crescita della destra estrema, il diffondersi della
cultura dell'odio e dell'intolleranza.
In questa campagna ci sono stati
episodi truci: i citofoni, l'esporre le case degli immigrati.
Zingaretti ha ringraziato le sardine:
lì dentro c'è un ruolo che deve ispirare il PD per come fare
politica.
“Non si devono tirare per la
giacchetta i movimenti, sono interessato a questi: mi ha colpito il
fatto che chiedono alla politica un nuovo linguaggio.”
L'odio non crea posti di lavoro, la
destra è brava a raccontare i problemi delle persone ma non a
risolverli – racconta il segretario.
Se ci fossero le elezioni avremmo vinto
– dice Salvini: Zingaretti non la pensa così, il PD non è più
marginale ma è la seconda forza politica dove si è votato, non
dobbiamo essere pigri, ma assumerci le nostre responsabilità.
Dobbiamo continuare la nostra azione al
governo: nella scuola, col piano industria 4.0, digitalizzazione
della PPAA.
Si può fare anche con un partner come
il M5S: ora dobbiamo fare le persone serie.
La campagna elettorale di Salvini.
La Lega in ER è il secondo partito:
dove ha sfondato, la Lega?
La campagna in regione l'ha fatta
Salvini: la candidata rimane in secondo piano, dietro Salvini, che
con queste elezioni voleva tornare al governo per cambiare l'Italia e
anche l'Europa.
I suoi fan lo amano: Presadiretta ha
girato quei territori dove la Lega ha vinto nelle elezioni
amministrative del 2019.
A Ferrara per esempio ha vinto la
destra, quella di Naomo: il quartiere Gad ha avuto un ruolo
fondamentale, qui si ritrovavano i fascisti di forza nuova a mostrare
i loro volti e le loro bandiere.
“Gli italiani non hanno più nella
testa l'antifascismo” spiega Fiore.
I fascisti parlano di spaccio, di
spacciatori di colore, nei parchetti, negli androni dei palazzi.
E gli abitanti del quartiere lo
raccontano in prima persona lo spaccio, che vedono tutti i giorni:
molti vorrebbero andarsene dal quartiere, dove ci si vive bene, ma al
chiuso nelle case.
Al GAD a febbraio c'è stata la rivolta
dei cassonetti: uno scontro tra immigrati per contendesi il
territorio dello spaccio: colpa di tutto questo è della politica, il
PD che ha sottovalutato il problema dello spaccio mentre la destra
cavalcava la paura delle persone.
Così a Ferrara la Lega ha stravinto:
persone che non votavano Lega, che si sono sentiti dire che è solo
percezione di un problema che non esiste.
Ma gli scontri tra bande, lo spaccio,
non sono percezione ma sono episodi reali di cronaca, mostrate dalle
telecamere.
Il vicesindaco della Lega ha combattuto
la battaglia contro i migranti, a Gorino, con le barricate contro i
rom.
Il sindaco, Fabbri, aveva promesso
un'Emilia Romagna de islamizzata: il tema dell'immigrazione e
dell'integrazione con gli stranieri è ben vissuto nella periferia di
Ferrara.
Qui la notizia dell'arrivo di migranti,
a Ravalle, ha portato alla protesta di cittadini del comune e dei
comuni vicini: 35 persone erano considerate una minaccia da queste
persone.
Giulia Bosetti ha raccontato anche la
protesta dell'albergatore Fogli, che minacciava di incatenarsi pur di
bloccare i migranti che stavano per arrivare alla sua struttura: dopo
qualche mese ha per fortuna cambiato idea, il suo era un pregiudizio,
si era fatto spaventare dal clima di accuse contro le persone dalla
pelle scura.
“E' giusto alimentare la paura per
prendere più voti?” si chiede ora.
L'altra chiave della sconfitta del PD
si chiama Carife: il crac della Banca Popolare che ha mandato in
crisi molti risparmiatori. Torniamo al decreto del governo Renzi del
2015: queste persone si sono sentite prese in giro dalla politica e
dalla banca, così hanno votato Lega.
Alan Fabbri, dopo il decreto salva
banche, aveva girato i comuni per raccontare i rischi del decreto,
battendo il territorio.
Negli errori del PD si è inserita la
Lega, con quella presenza sul territorio che oggi il partito
democratico non ha più.
E ora il modello Ferrara potrebbe
diventare quello della Lega in regione: un modello di buona
amministrazione come quello di Bondeno.
Qua si sono inventati un modello nuovo,
il prodotto istituzionale del territorio di Bondeno (come i biscotti)
e poi tutti gli altri prodotti del luogo.
Le persone raccontano che la Lega è
vicina al territorio, ascolta i cittadini, mentre la sinistra era
chiusa nel palazzo.
A Bondeno ci sono anche gli osservatori
civici, persone che girano con fischietti, per segnalare problemi e
pericoli alla polizia municipale.
La polizia ha centinaia di telecamere
di controllo, che registrano le targhe delle auto che passano per il
territorio: in questo modello leghista “prima gli italiani” non è
uno slogan.
Le case popolari sono assegnate a
cittadini italiani, tasse più alte per chi ospita i migranti, il
sindaco si è perfino opposto alla prefettura, che chiedeva alloggi
per i migranti.
Sicurezza, territorio, apparire vicino
alle persone.
E qual è la risposta di Bonaccini?
Giulia Bosetti ha intervistato
Bonaccini: abbiamo attraversato una crisi economica importante, in
coalizione non abbiamo litigato, non abbiamo parlato di altro nella
campagna elettorale.
Bonaccini ha mostrato la sua faccia
nella campagna fatta, non si è fatto nascondere dai politici di
Roma: c'è stato molto voto disgiunto e molto voto popolare per
Bonaccini.
Il neo presidente ha criticato la legge
del governo sulla plastic tax, per difendere le aziende del packaging
del territorio che si sentivano minacciate.
Salvini ha usato queste elezioni per
altro, per puntare al governo nazionale ma è stato sconfitto.
E ora come cambierà il PD? So che
serve un PD più largo, con una identità chiara, dove i dirigenti
quando entrano in un bar sappiano ascoltare chi sta dentro.
La Regione ER ha stanziato 450ml di
euro per i disabili: si spende per l'inclusione, per difendere e
proteggere gli ultimi.
Succede in regione e anche nelle città
come Modena: qui l'amministrazione lavora per tenere assieme gli
anziani con i bambini, un filo rosso non solo ideale ma reale, che
tiene tutti assieme.
La filosofia del comune è la
connessione, lo stare assieme, creare ambienti familiari per tutti:
da qui è nato il progetto Welcame, per far accogliere i minori
stranieri nelle famiglie di Modena.
Ragazzi come Mohamed che qui ha trovato
una seconda famiglia, un lavoro, un futuro.
Integrare si può, per creare cittadini
italiani da bambini e ragazzi che vengono da tutto il mondo o nati da
genitori non italiani.
Integrare rispettando le regole e i
valori delle istituzioni, della comunità, del contesto sociale,
delle famiglie.
Prima gli italiani, dice la Lega: ma le
persone quando sono integrate sono italiane.
Il sindaco Muzzarelli ha anticipato sul
suo comune quello che il governo potrebbe fare.
Perché il problema non è il colore
della pelle.
Ma la povertà, la mancanza di risposte
da parte dello Stato e delle istituzioni locali, quando si chiede una
casa, quando si parla di scuole e salute.
Quando si mette una persona contro
un'altra, dicendo che sono gli immigrati che rubano il lavoro e si
prendono il welfare degli italiani.
A Bolognina due consiglieri di
FDI hanno pubblicato un video dove mostravano i nomi degli stranieri
assegnatari di case popolari: prima gli italiani, nell'assegnazione
delle case, siamo circondati, l'invasione, la regione premia gli
stranieri …
Ma chi erano queste persone?
Sono cittadini che vivono in Italia da
anni, che hanno un lavoro, hanno figli, rispettano la legge,
contribuiscono alla ricchezza della regione.
Il 70% delle case regionali sono
italiani il restante stranieri, questi i numeri: se recentemente sono
assegnate più frequentemente a stranieri è perché hanno più figli
o perché hanno uno sfratto.
La vera battaglia è fare più case
popolari, investire più soldi in edilizia popolare.
Il resto è propaganda.
Come quella che c'è stata su Bibbiano.
Lucia Borgonzoni e Salvini, la Lega e
FDI hanno fatto una propaganda vergognosa su questa vicenda dolorosa.
Sul palco di Pontida Salvini ha
mostrato i bambini, come Greta, gridando “mai più bambini rubati”.
L'inchiesta Angeli e Demoni si basa su
fatti reali, le accuse sono concrete, ma la finta propaganda leghista
è stata subdola: la bambina mostrata sul palco veniva da una madre
comasca, la cui figlia le è stata tolta dai servizi sociali.
Quella donna è stata usata, sia da
Salvini sia dal m5s (Di Maio parlava del partito di Bibbiano):
l'inchiesta parla di fatti gravi, ma stirare la vicenda per colpire
il PD è solo strumentalizzazione.
Decenni fa si diceva che i comunisti
mangiavano i bambini, oggi forse non ci sono nemmeno più i
comunisti.
La Lega ha investito migliaia di euro
sulla vicenda di Bibbiano: soldi per messaggi inviati ad un target
specifico, ragazzi giovani, influenzabili.
Oggi sono indagati 7 assistenti
sociali, su 200 e riguarda sei minori su tremila; nella commissione
d'inchiesta regionale sono presenti tutti i partiti, un sindaco è
finito ai domiciliari.
Questi sono i fatti.
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