Attenzione, la vittoria (o la sconfitta) di domenica non cancella il contagio.
Semplicemente, l'esito delle elezioni in Emilia ci dice che le persone sono meno stupide di quanto si crede, che il giochetto del citofono non funziona (seppur il problema dello spaccio sia reale).
Come ha raccontato egregiamente il servizio di Presadiretta di lunedì, lo spaccio a Ferrara (e in altri quartieri delle città emiliane, come in altre città del nord) esiste, come esistono le bande dei nigeriani che si contendono il territorio.
Ma non si risolve andando a fare le sceneggiate a favore di telecamera: si deve presidiare il territorio ma lo devono fare le forze dell'ordine, che eventualmente vanno rafforzate.
Le persone vogliono sentir parlare di sicurezza ma non sentirsi presi in giro, vogliono sentir parlare di lavoro, di scuole, di sanità.
E anche di casa: i vari governi e le amministrazioni regionali dovrebbero investire di più in questo settore (e magari meno in crocifissi) per garantire una casa a tutti coloro che ne hanno bisogno, senza mettere gli uni contro gli altri.
Ma, attenzione, il contagio della paura, della paura contro lo straniero continuerà a fare danni, finché non si metteranno in pista vere politiche di integrazione.
Con quali soldi, diranno i sovranisti?
Coi soldi persi in corruzione, in evasione, coi soldi che abbiamo messo nei vari bonus a pioggia (bebé, 80 euro, 100 euro..).
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