27 febbraio 2020

Il cambiamento di vento





In fondo a nessuno importava veramente dell'emergenza coronavirus: virologi, politici sovranisti e politici dell'opposizione interna al governo, giornalisti da microfono, tuttologi vari .. tutti hanno usato l'emergenza per fini personali.
Chi per attaccare il governo e le sue scelte, chi per farsi bello sperando in un incarico in una delle strutture messe in piedi per l'emergenza, chi per fare audience giocando con le paure degli italiani.
Chi sperava in un bel governo di emergenza con dentro tutti, un Monti bis, per far passare qualche nuova porcheria.
Chi ha speculato su mascherine e altro..

Siamo passati in pochi giorni dalla presunta strage al niente panico.
Siamo passati dal blocco quasi totale di Milano al "mica possiamo bloccare la locomotiva d'Italia".
Fossimo persone razionali ci chiederemmo cosa è cambiato in pochi giorni dal poter riaprire i bar.
E fossimo razionali non ci metteremmo le mascherine per fare le dirette facebook come ha fatto il governatore Fontana.
Niente panico perché altrimenti ci rimettiamo il PIL che poi, tradotto, significa che quella parte del paese che ci avrebbe perso soldi, dai commercianti agli albergatori, alle grandi imprese.
Milano rivuole la movida e l'aperitivo.
E il principio cautelativo per cui prima viene la salute delle persone?

Fa niente, abbassiamo i toni, facciamo come a Taranto, dove le persone si ammalano ma nessuno dice niente.
Mentre fino a martedì la homepage di Repubblica riportava il numero dei nuovi contagiati, oggi si riportano le persone guarite.
E il gioco è fatto.
Perché in fondo per molti, è solo un gioco.

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