Il governo dovrebbe cadere su temi come l'ambiente, la politica industriale, per gli investimenti che ancora mancano su sanità e istruzione.
Per la crisi industriale, i posti di lavoro che si stanno perdendo.
Questi i tempi che dovrebbero stare sul tavolo del governo e al centro del dibattito in Parlamento.
Se questo governo cadrà sul tema della prescrizione, sarà una beffa per il paese: primo perché i contrari alla riforma Bonafede (che è già attiva dal 1 gennaio) non stanno proponendo riforme per accorciare i tempi dei processi.
Secondo, perché tutte le sciagure previste dalle nostre Cassandre (vedo l'articolo del Foglio che paragona certi magistrati ai pasdaran) riguardano i nuovi processi, che andranno a sentenza almeno tra un anno. C'è tutto il tempo per monitorare e trovare i correttivi.
Con tutto il rispetto per chi finisce indagato e processato, non sono i problemi di tutti gli italiani.
La fine dell'Ilva, di Alitalia, di Air Italy, sì.
La sanità che non è garantita a tutti, come le scuole con gli intonaci che crollano.
Si può essere garantisti e sventolare gli articoli della Costituzione, ma bisogna ricordarsi che ce ne sono altri.
La tecnica di logorare il governo dall'interno, per guadagnare punti, è indica di bassa statura politica.
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