05 dicembre 2008

Annozero: L'isola di Obama

Dopo le considerazioni di Santoro sulle uscite del premier ("chi ha un eccesso di potere deve consentire anche un eccesso di critica") e la ricostruzione della vicenda Sky fatta da Travaglio (dove si parla di alcune causalità, come il sondaggio sfavorevole al governo pochi giorni prima della scelta di alzare l'IVA), si è parlato dell'ultima edizione dell'Isola dei famosi.

Del significato della vittoria dell'ex parlamentare di PRC Vladimir Luxuria, fautore di battaglie per i diritti dei gay: Luxuria come Obama?
Oppure un personaggio dello spettacolo che si è lasciata risucchiare dal gioco dei reality?

Paradossale come lo scontro sia stato portato avanti da due giornali (giornalisti) di sinistra: Norma Rangeri per Il manifesto (che ha definito Luxuria "donna da ballatoio") e Piero Sansonetti per Liberazione (che in un articolo paragonava la vittoria a quella di Obama in america).

Mi sorprende che una persona dell'intelligenza di Luxuria, non capisca il rischio che si incorre nel partecipare ad un reality show.
Sicuramente gli italiani che hanno seguito la tramissione hanno potuto apprezzare le sue doti, la sua cultura, il suo impegno nella difesa nei diritti dei gay (lo scontro con Rossano, l'ex della Trump sulla parola "faggott").
Una persona capace di tenere testa ai giornalisti in studio (G. Paragone di Libero e la Rangeri) e ai detrattori.

Un reality educativo, dunque, ma sempre di reality parliamo: dove la fame provata è fame finta. Dove venivano michiate assieme sentimenti veri e sentimenti creati dagli autori; dove si mischiano assieme le lezioni su omosessualità e diritti con pettegolezzi.

Si può dire che gli italiani sono più maturi delle persone che hanno eletto? Lo vedremo nella manifestazione di sabato 6 dicembre, a Roma. Se il televoto per Luxuria diventa un supporto anche per battaglie civili sui principi.
"Se domani anche solo un trans, dopo la tramissione non viene più discriminato sul lavoro, io non ho fatto bene, ma benissimo" sosteneva Luxuria, e su questo non possiamo darle torto.

Però, non dimentichiamoci che la crisi del paese è reale: come raccontava Ruotolo da Gattatico, al circolo Arci dedicato alle vittime del fascismo, in questo momento migliaia di lavoratori stanno perdendo il lavoro o andnado in cassa integrazione.
E non sarà Luxuria a salvare il loro lavoro.
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