14 febbraio 2007

Aerei da passeggio di Dario Fo e Franca Rame

Evviva! Avremo anche noi una potente aviazione da guerra con la bellezza di 133 aerei da combattimento che abbiamo appena ordinato agli Stati Uniti.

Evviva! Così abbiamo risolto il problema dell’occupazione e dei precari. E’ importante sapere il nome con cui vengono ufficialmente chiamati questi apparecchi d’assalto: Joint Strike Fighter che, tradotto un po’ all’ingrosso, significa caccia bombardiere d’attacco e immediata distruzione.

Ma scusate: Prodi e il suo apparato governativo non ci avevano assicurato che tutte le nostre missioni all’estero, a cominciare dall’Afghanistan, sarebbero state assolutamente missioni di pace e profondamente umanitarie? Io mi credevo che “immediata distruzione” significasse cancellazione totale di obiettivi militari e anche civili casualmente abitati dalle solite vittime collaterali con lancio di napalm, bombe a grappolo e fosforo bianco. “No!”, sono stato subito corretto dalle dichiarazioni dei ministri della guerra Usa. Ci hanno spiegato che quelle bordate di luce accecante sono in verità luminarie per creare effetti festosi e rendere splendenti le immagini paesaggistiche della zona. Ma veniamo al dunque.

Cosa costa in realtà ogni singolo “Fighter Distructor”? Ecco la cifra: esattamente 100 milioni di euro cadauno. Ma non si concedono prototipi singoli: il contratto vale solo se si acquista lo stormo al completo. Nel nostro caso si tratta di 133 aerei.

Alcuni tecnici da noi interpellati hanno sparato costi da capogiro. Sempre a livello di miliardi di dollari! Una cifra che da sola ci permetterebbe di risolvere d’acchito il problema della disoccupazione giovanile in Italia, aggiunto al problema delle pensioni, oppure finalmente finanziare la ricerca. Ma che scherziamo?! Buttiamo i denari per le pensioni agli anziani e gli asili nido, con ‘sti vecchi che continuano imperterriti a campare oltre il limite mondiale stabilito dall’Onu, e i neonati la cui percentuale di sopravvivenza dopo il parto è cresciuta a dismisura?!! E menomale che possiamo avvalerci di una sanità da terzo mondo! L’Italia deve tornare a livelli guerrieri dell’antica stirpe, pardon…
l’aveva già detto Mussolini? Come non detto! E poi vogliamo giocarci l’amicizia del Governo di Bush presentandoci inermi al prossimo conflitto? Basta con questo popolo di mammoni e di “tengo famiglia”. Sacrifichiamo i nostri pochi quattrini, che del resto non abbiamo, pur di guadagnarci una degna alea di potenza guerresca. Facciamoci valere per dio!, come disse un nostro degno politico. Chi l’ha detto? Bondi? La Russa? Berlusconi? Lasciamo correre… e torniamo alle cose serie.
...

(continua su Unità; dell'acquisto del caccia Joint Strike fighter ne avevo parlato qui).

2 commenti:

Anonimo ha detto...

Questa cosa è un'assurda contropartita politica e davvero dovremmo vergognarci.

Che ci piaccia o no l'aviazione è fondamentale per un esercito (di cui purtroppo nel mondo reale non si può fare a meno), sicchè qualche aereo dovremo pure averlo.

Come logica conseguenza alcuni paesi europei (tra cui l'Italia) hanno ben pensato di progetterli e realizzarli in proprio, così da garantire quantomeno che la spesa rientri e vada sul territorio.

Se non che ormai l'Italia nel consorzio Eurofighter c'è quasi solo di nome perchè non può permettersi di ordinare aerei.

Mha... sorpresa sopresa! leggo sul tuo blog che i soldi per comprare aereoplani(ni) usati dagli USA li abbiamo!!!!!

Che vergogna e che tristezza :-(

alduccio ha detto...

E la notizia è pssata nel silenzio generale .. almeno, io non letto i titoloni sul corriere o sulla repubblica.