14 febbraio 2007

Il nuovo (vecchio) terrorismo

Erano pedinati da tre anni. Spiati, intercettati, seguiti ...
I capi di accusa parlano di attentati (presunti), di possibili bersagli come Ichino, Feltri (?), Berlusconi.Fin'ora le uniche armi trovate sono state un mitra sotterrato nell'orto di Sisi (delegato CGIL) e una pistola nello stabile del padovano Valentino Rossin, ritenuto il custode di un arsenale.

Ma si sono subito dichiarati "progionieri politici", quasi a togliere ogni fubbio sulla loro identità.
Tutto troppo perfetto, pulito.
Un bel colpo: contro l'immagine dei sindacati (la Cgil), in un periodo di rinnovi contrattuali. E il sindacato ora viene rappresentato come un covo di terroristi: come se Forza Italia fosse rappresentata come un covo di mafiosi, AN un covo di fascisti e il Parlamento di furfanti.

150 sindacalisti "cattivi" su qualche migliaio di iscritti: una percentuale bassa se paragonata a quella dei condannati in via definitiva in parlamento.
Si parla di sindacato infiltrato dai terroristi, e che la Cgil è brodo di coltura per i terroristi ...

E delle infiltrazioni mafiose nei partiti? Dimenticavo: la politica è zona franca. Cari sindacalisti, buttatevi in politica! (se volete delinquere)
Fino all'anno scorso lo spauracchio era il terrorismo islamico. Col cambio di governo (e con l'uscita dall'Iraq), questo è stato messo in soffitta (o no?). Ora è il tempo del terrorismo delle BR.

2 commenti:

Anonimo ha detto...

i sindacalisti in politica ci sono già, basti pensare ai presidenti di senato e camera...

alduccio ha detto...

Ma questi sono qulli che hanno abbandonato le lotte sindacali (in senso democratico) per la comoda cadrega!
Aldo