18 febbraio 2007

La lobby contro le famiglie

Ma il problema della famiglia, che tanto affligge la chiesa e il papa, è solo italiano?
Come diceva ieri sera il ministro Emma Bonino a "Che tempo che fa", sembra che Ratzinger si soffermi solo sulla situazione in Italia. Ma la chiesa non dovrebbe essere mondiale?
Perchè non ha detto nulla quando il governo Aznar ha fatto i Pacs in Spagna?

4 commenti:

Anonimo ha detto...

per la verità il Papa aveva fortemente criticato anche la scelta del governo Aznar

resta però il fatto un po' discutibile che alle volte la Chiesa dia forse un po' troppo spazio alle vicende Italiane

Anonimo ha detto...

ma i pacs li ha fatti aznar? non è stato zapatero? anche io mi ricordo forti critiche, anche se in Italia hanno avuto meno eco perchè non ci coinvolgevano direttamente...

Anonimo ha detto...

Carletto Marx, almeno su questo, aveva ragione: "La religione è l'oppio dei popoli".

Io mi ritengo ateo e materialista.
Ma difendo il diritto del Papa e della Chiesa ad esprimersi.
Odio la censura ed è ridicolo che si facciano sacrosante battaglie per libertà di espressione e poi si critichi il pontefice perchè, appunto, pontifica.
Ciò che non è accettabile è l'atteggiamento dei parlamentari italiani. Il Parlamento di una Repubblica dovrebbe essere laico. E quindi legiferare per tutelare TUTTI, credenti e non.
I parlamentari di una Repubblica, nell'esercizio delle loro funzioni, dovrebbero essere fedeli solo alla Costituzione.
La fedeltà ad un potere che è espressione di uno stato estero, pone concretamente un problema.

Lo

alduccio ha detto...

Sul sito http://www.unpacsavanti.it/forum/forum_argomento.asp?IDArgomento=179 trovate la risposta:
Durante l'ottenio Aznar (1996-2004) ci sono state molteplici (minimo 7 oppure 8; se qualcuno è interessato gli trovo la cifra precisa) proposte di una legge statale sul PACS, proposte in Parlamento nazionale dalla sinistra (PSOE), e regolarmente sconfitte, e anche beffate, dal partito di Aznar (PP), con o senza alleati. Avendo la Spagna un assetto costituzionale quasi federale, le Comunità Autonome hanno presso l'iniziativa; ha esordito la Catalunya nel luglio 1998 (governata da CiU, partito conservatore ma lontano ideologicamente dal PP), ed altre hanno seguito (fino ad 11 su 17; l'ultima è stata Euzkadi -Paesi Baschi- nel maggio 2003). Ce ne sono grandi differenze fra questi leggi autonomiche; quelle delle comunità governate dal PP -in specie Valencia e Madrid- sono dette "leggi di minimi", regolando un pachetto minimo di diritti. Quelle socialiste come Andalucie, o nazionalisti come Navarra e il Paese Basco, sono dette "leggi di massimi", avvicinandosi a le leggi francesi o tedesche. Bisogna ribadire che altre Comunità Autonome governate dal PP (Galicia, Castilla-León, la Rioja ne sono esempi) si sono caparbiamente rifiutate a legislare nulla -alla faccia del "supporto" del capo Aznar-.
Con due importantissimi differenze: primo, in Spagna il diritto di familia non è trasferito alle comunità autonome, quindi non potevano legiferare sull'adozione (con l'eccezione di Navarra, per una particolarità storica).
Secondo, essendo leggi regionali, creavano un'importante mosaico di differenze legali per i cittadini.