I sondaggi dicono una cosa.
I politici (specie quelli del centrodestra) un'altra.
Se dai vicentini ci si può aspettare una visione della politica estera che parta dalla base costruita proprio a casa loro, dai politici no.
E se insistono nel voler focalizzare il problema sulla base di Vicenza, è per mettere in difficoltà il governo; a qualunque schieramento appartengano.
Ora il punto è: se ci sarà una guerra in Afghanistan, siamo pronti ad affrontarla (economicamente, logisticamente, e in termini di eventuali morti)?
Che esperienza possiamo trarre dalla missione in Iraq (oggi altre due autobombe)?
Visto che a decidere saranno i nostri politici (e non noi che pure li abbiamo votati, come dice Ostellino sul corriere), che scelgano bene.
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