16 giallisti riportano in vita il grande Duca Lamberti, il medico investigatore, creato dalla fantasia di Giorgio Scerbanenco, radiato dall'ordine per aver praticato l'eutanasia nei confronti di una sua degente. Diventato poi consulente della Questura di Milano, protagonista di una serie di gialli come “Venere privata”, “I ragazzi del massacro”.
16 giallisti per 16 racconti, allora: ciascuno rappresenta a modo suo il personaggio di Duca; riportando in vita una figura che è stata molto importante per la loro formazione di scrittore, come testimoniano le testimonianze degli scrittori stessi nelle introduzioni dei racconti.
Come nel racconto di Pirandello, scopriamo così che esistono 16 Duca Lamberti diversi, in situazione diverse: c'è chi lo ha fatto incontrare con Arthur Jelling; chi lo ha fatto incontrare con lo psicalanista Musatti; chi lo riporta negli anni bui del terrorismo, col commissario Calabresi e Giuseppe Pinelli. Chi lo ha imbarcato in crociera e chi, avanti negli lo porta a piangere di fronte alla tomba dell'amata Livia Ussaro. Chi lo ha riportato negli anni dell'università o addirittura, agli anni dell'infanzia, mettendone già in risalto le doti investigative.
Solo un racconto non presenta Lamberti tra i personaggi, che viene solo invocato, citando un suo famoso racconto “I milanesi ammazzano di sabato”.
Duca finisce addirittura sul set di un film, dove incontra Frank Wollf che interpreta se stesso; infine uno degli autori fa incontrare Scerbanenco con Lamberti, sofferente di una malattia incurabile, cui fa una promessa solenne ...
Diverse storie, ma stessa è la sofferenza cui Duca si trova ad affrontare: stessa la violenza (dura e crudele); in comune le storie, che trattano temi dall'eutanasia, all'omosessualità fino alla droga, hanno una persona che non esita ha voler schiacciare (come un verme), senza false ipocrisie, il male che lo circonda.
Le storie di Duca sono state scritte quarant'anni fa ... ma lo stile asciutto della scrittura, la descrizione della durezza della strada, in una società che tutela quasi più i criminali che le vittime, l'essere politicamente scorretti, quelli sono ancora fonte di ispirazione (e di insegnamento) per i giallisti moderni.
Lunga vita a Duca Lamberti.
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Technorati: Duca Lamberti, Giorgio Scerbanenco
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