06 aprile 2007

Annozero: chi decide per me?

Chi decide la realizzazione di nuove centrali a carbone? Di nuovi termo-valorizzatori (ossia degli inceneritori)? Chi decide che a Civitavecchia deve essere costruita una nuova centrale, dove ne esiste già una; o a Tarquinia dove i casi di tumore sono in aumento; oppure decide che a Serre, vicino all'oasi di Persano, vicino al fiume Sele, in una zona ricca di coltivazioni, deve essere insediata una nuova discarica?

Chi prende queste decisioni, senza consultarsi con la popolazione del luogo, con i comitati e i sindaci? Che non si assume nemmeno le responsabilità penali per i rischi di inquinamento; per le frodi ai danni dello stato avendo realizzato impianti che non funzionano ...

Chi tutela la nostra salute?

Ieri ad Annozero si è parlato di ecologia: credevo che i temi scomodi, quelli di cui è bene non parlare in Italia fossero solo mafia, camorra, i loro legami col mondo politico: da ieri scopro che anche affrontare temi e problematiche ecologiche, è scomodo.
In studio cittadini provenienti da Civitavecchia (alcuni dei quali hanno iniziato anche uno sciopero della fame) che si oppongono alla nuova centrale a Carbone. Ma anche da Tarquinia, Serre. Generalmente, contro queste manifestazioni di piazza, si tira in ballo l'effetto NIMBY: costruite pure le discariche, basta che non siano a casa mia, nel mio giardino.

Ieri, le persone in studio, esperti come Pallante, Grillo (nel corso della trasmissione sono stati trasmessi spezzoni di suoi interventi), hanno dimostrato il contrario. A Tarquinia, a Civitavecchia, a Serre, in Campania, hanno già dato, grazie. Noi i veleni nel nostri giardino ce li abbiamo già. Semmai, dicevano gli abitanti del luogo con una provocazione, distribuiamo il carbone su tutti i giardini d'Italia, facciamo la vera democrazia. Scommetto che poi nessuno tirerebbe fuori la palla del NIMBY.

Già esistono impianti che inquinano: tutti i luoghi comuni, le balle che ci hanno propinato per anni, anche presunti esperti e persone del governo, sono state smontate:

  • non esistono inceneritori ad inquinamento zero. Emettono delle nanopolveri ancora più pericolose delle polveri sottili. I cui effetti sull'organismo umano non sono ancora noti. “Stiamo facendo a cavie noi e i nostri figli. Che un giorno ce ne chiederanno conto” diceva un medico rappresentante dei medici dell'alto Lazio.

  • Non vi fidate? “il carbone pulito non esiste”. Lo ha detto Rubbia, premio nobel, davanti a tutte le commissioni parlamentari.

  • A Tarquinia, fino a 30 km dall'inceneritore tutti i terreni dovranno essere convertiti a no food, o a coltivazione di fiori. Vi sentite più tranquilli, ora?

  • Gli inceneritori non sono economici: senza i finanziamenti del CIP6 (le nostre tasse), non andrebbero avanti. Non è vero, come diceva soddisfatto il D.G. Dell'impianto di Brescia che “il termo-valorizzatore inquina in modo trascurabile”. Il suo vice aggiungeva che l'impianto aveva vinto anche un premio mondiale. Peccato che, come veniva poi sbugiardato da Grillo, il premio lo assegnava il costruttore dell'impianto stesso, una ditta tedesca. L'impianto di Brescia costa 55 ml di euro all'anno.

  • Il CIP6 è una torta da 5 miliardi di euro all'anno: nel 2005 il 90% è finito in investimenti per energie rinnovabili e assimilate. Significa che questi soldi hanno finanziato petrolieri, i rifiuti tossici ...

  • Laura Cassì, dirigente dell'Enel, una delle poche persone a favore del carbone, ha difeso la scelta della sua azienda. “La centrale è sicura. Io andrei a vivere a Civitavecchia”. È sicura ancora, dopo aver visto la trasmissione?

  • Investire negli inceneritori è sbagliato, oltre che antieconomico e pericoloso: si disincentiva la raccolta differenziata. Perchè per funzionare ha bisogno di essere alimentato con rifiuti. A Brescia l'impianto è passato da 50 tonnellate a 250 tonnellate di rifiuti l'anno. Rifiuti che non spariscono nel nulla: parte finiscono in discariche, parte nell'aria che respiriamo.

  • A Brescia la raccolta differenziata raggiunge il 40% del totale dei rifiuti; a Treviso, senza inceneritore, si arriva al 70%. In Olanda alla discarica arriva il 2% dei rifiuti raccolti; in Norvegia il 9%. In Italia la media della raccolta differenziata arriva al 24%.

  • Esistono delle alternative agli inceneritori: i cittadini di Tarquinia non si oppongono del tutto a nuovi impianti. Basta che siano sicuri. Come i M.B.T. (Centrali a Trattamento Meccanico Biologico), di cui ne ha parlato anche il ministro Pecoraro Scanio in studio.

Come si esce dal problema rifiuti?

  • facendo una raccolta differenziata porta a porta

  • Più un cittadino differenzia e meno paga di tasse. Altrimenti nessuno è incentivato a separare e trattare all'origine i rifiuti, in contenitori appositi.

  • Se differenzio i rifiuti li posso riciclare: avrò dei vantaggi economici e ambientali. Questo è il vero punto: riciclare conviene.


Inchiesta di Ruotolo
La politica italiana si interessa poco di ecologia. E quando lo fa, lo fa tenendo d'occhio più il profitto che la salute. Ma la camorra e la criminalità organizzata no. Già da tempo hanno messo gli occhi sul business dei rifiuti. Non si parla più di ecomafia, ossia la distruzione di rifiuti in discariche abusive, con tutti i rischi di mettere in circolo sostanze come la diossina sprigionata dai fumi. Pressioni sulle società di raccolta affinchè non si presentino alle gare d'appalto. La camorra si è messa in giacca e cravatta ed è entrata nel ciclo integrato dei rifiuti, creando società miste (pubblico e privato). Ne aveva parlato Saviano nel suo libro, dei clan dei Casalesi.

Il magistrato Donato Ceglie intervistato da Ruotolo parlava della “camorra che guadagna coi rifiuti. Si occupa del riciclaggio dei fanghi, degli scarichi liquidi e delle bonifiche ai terreni”.

Bassolino, intervistato, parlava di emergenza dei rifiuti, a Napoli. “Vuoi la colera o una nuova discarica (riferendosi a quella di Acerra)?”. È un ricatto sbagliato in origine: la politica dovrebbe indicare strade per la raccolta dei rifiuti. Non imporre scelte: “c'è un'emergenza nella democrazia, non nei rifiuti” sostenevano le persone di Serre “ci hanno delusi, quelli della politica .. Dovè Bassolino? Perchè non ha risolto i problemi dei rifiuti a Napoli?”

In Campania si producono ogni giorno 8000 tonnellate di rifiuti. È un bel business, per chi li deve raccogliere e gestire.
Con un mega appalto, la Campania ha affidato la gestione alla Fibe, della società Impregilo (quella del ponte). La Fibe doveva trattare i rifiuti e impacchettarli in “ecoballe”, che potevano essere usate come combustibile.

I magistrati hanno scoperto che gli ecoinceneritori non funzionavano. Le ecoballe erano solo rifiuti tritati. Bassolino è finito sotto inchiesta, gli impianti sono stati in parte chiusi, il sub-commissario regionale per emergenza rifiuti (De Biasio) nominato da Bertolaso è stato arrestato in questi giorni e le ecoballe sono ancora lì. 4300000 tonnellate di ecoballe.

Parliamo di una delle più grandi truffe ai danni dello stato: solo per il costo del commissariamento si è speso 1 miliardo di euro, e ora la gestione dei rifiuti commissariata ha un deficit di 570 ml di euro.
Gli impianti della Fibe costano 500 ml di euro. In13 anni di commissariamento sono stato spesi 2000 miliardi di euro. E non è stato fatto niente. Che fine hanno fatto questi soldi? Ed è una domanda che il governo dovrebbe fare a se stesso, visto che in Campania la sinistra è dapertutto, come i rifiuti.

In studio il ministro Pecoraro Scanio spiegava la sua opposizione al mega appalto ad una ditta che non aveva esperienza nel settore. “Se l'azienda è pagata per quanto incenerisce o butta in discarica, non ha interesse a riciclare. È un ricatto: vuoi il colera o vuoi aprire una nuova discarica? Io mi sono opposto alla nuova discarica di Serre, vicino al parco del Cilento e ai templi di Paestum. ”.

Verrà fatto una nuova verifica di impatto ambientale a Civitavecchia? Cosa succederà a Serre? Speriamo che il ministro mantenga le promesse. E noi staremo a vigilare.

Maurizio Pallante aggiungeva che si è giunti a questa situazione perchè siamo in regime di monopoli e non di mercato. C'è una sola azienda che produce energia. E una sola che si occupa di rifiuti.

La posta di Travaglio
Posta dedicata ai leader del nascente Partito Democratico, tramite le segreterie dei partiti della Margherita e dei DS.
All'estero i candidati politici alle elezioni parlano di ecologia. Bush, Al Gore, John Mc Cain e Obama faranno una legge sulle emissioni di gas, Schwarzenegger, la Royal in Francia parla di ridurre del 50% il nucleare. Anche Sarkozy e Chirac, che nono sono propriamente di centrosinistra, parlano di ambiente “chi inquina paga di più”.

Perchè invece i nostri leader non ne parlano mai. Perchè i leader non vanno a piegare alla gente che le opere come il Mose, la Tav, il ponte, sono necessarie?

Quando dite “lei non sa chi sono io”, avete ragione. Le persone non vi conoscono.
Il centrosinistra amministra gran parte delle province e delle regioni italiane: stanno cementando tutta l'Italia. Dalla Liguria, come ad Imperia, alle colline in Toscana.
Forse c'è veramente il rischio che, se scendete in strada, la gente vi riconosca. Meglio mandare un esperto in comunicazione, con un raccoglitore di ortaggi.
Partito Democratico dovrebbe voler dire partito che interpella il popolo. Oppure vuole dire “per disperazione”?
Non è che state passando dal partito della Falce e Martello a quello della Calce e Martello?

Vorrei chiudere con le parole del padre comboniano Alex Zanotelli che, assieme alle persone di Serre, pregava per la difesa della terra “padre benedici questa terra e fa che noi abbiamo la forza per difenderla. Scaccia il demonio del denaro”.
Il video della puntata e le opinioni raccolte sul forum.

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1 commento:

lorZ ha detto...

Quoto in pieno il post e aggiungo Grazie per averlo scritto.

Confermo tutto quel che hai scritto per quanto riguarda la toscana. Firenze in particolare, nonostante pure Grillo sia passato per le nostre piazze a cercare di catalizzare l'attenzione, l'inceneritore verrà presto costruito.

E riguardo mafia & cravatte, nessuno mi pare lamentarsi in città del fatto che quasi tutti gli spazi verdi rimasti vengano convertiti in cemento e se non son palazzi sono, il più delle volte, parcheggi sotterranei "Ma di cosa vi preoccupate, sono sotterranei, sopra vi rimettiamo un bel prato" e tutti gli alberi a fusto lungo ce li siam bruciati. Quel poco d'ombra sollievo contro il lancinante clima estivo.

Viviamo in un paese dove si ha il coraggio intellettuale di chiamare una legge "incentivo alla rottamazione" invece che all'immatricolazione. Ho rottamato la mia auto ma non mi hanno dato nessun aiuto, forse perchè ho avuto la malsana idea di non comprarne un'altra e di andare in bici... nello smog! Qualcuno deve pur iniziare.