Prima puntata, vecchio stile, argomenti attuali. Questo in poche parole il sunto della prima puntata di RT di Enzo Biagi.
Dedicata a quelli che resistono, come Roberto Saviano: che paga il suo successo di scrittore con la scorta. La camorra non gradisce che si parli di lei: camorra con i capitali al nord e il sangue al sud (sangue che scorre per le faide).
Camorra che investe in Scozia, Romania, Spagna ... credere che sia solo un problema del sud sarebbe un errore.
Camorra che è diventata una potenza economica: non ha più bisogno del politico per aggiudicarsi gli appalti. E' il politico che ha bisogno della camorra, oggi.
Resistono come i giornalisti che vanno a raccontare la guerra: perchè non possiamo certo fidarci di quello che ci raccontano. Missioni umanitarie, peace keeping. Ma anche giornalisti contro la mafia: perchè anche quella contro la mafia è ua guerra ...
Dal 1944 sono morti 2000 giornalisti: Enzo Baldoni, Ilaria Alpi, Beppe Alfano, Peppino Impastato, Raffaele Ciriello, Maria Grazia Cutuli....
Biagi ha voluto ricordare la persona di don Giovanni Fornasini, medaglia d'oro alla memoria, ucciso dai tedeschi nell'estate del 1944 nella strade di Marzabotto. Un'altra persona che che non si è sottratta al suo dovere (spirituale).
Resistenti alla ndrangheta come il vescovo di Locri, Giancarlo Maria Breghantini.
Resistere in fabbrica: come gli operai della SYNTESS, che non hanno accettato il fallimento dell'azienda e sono diventati soci operai. Complimenti.
Resistenti come il magistrato Gherardo Colombo. Quello dell'inchieste su P2, Mani Pulite, il delitto Giorgio Ambrosoli.
Non posso che chiudere con le parole di Calamandrei: "Ora e sempre resistenza."
Technorati: Enzo Biagi, Rotocalcolo Televisivo
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