«una società senza paura è una società senza fondamento»
Il ministro della paura, di Antonio Albanese
Paura intesa non come paura che provano gli italiani. Ma paura di quello che stanno diventando.
Sindaci (e vicesindaci) sceriffi come Gentilini a Treviso, accusato di istigazione all'odio.
Ministri che raccontano balle (Scajola su nucleare e salari, Tremonti sulle banche, la Gelmini sulla scuola, per cui si andrà allo sciopero generale). Ministre per grazia ricevuta (e concessa).
Emergenza clandestini, dove per far numero e confusione, si mette dentro tutto assieme: anche quello clandestini ma con un lavoro (regolarmente in nero).
Emergenza razzismo: Roma, Parma, Milano ... chi sarà il prossimo?
Federalismo senza soldi, un po' come i capitalisti senza capitali. L'esempio americano piace anche alla Confindustria italiana: ieri, a Capri, la Marcegaglia chiedeva allo stato di aiutare l'industria. Ancora un intervento pubblico sull'industria, sul mercato. Tutti ad invocare il libero mercato, ma poi siamo sempre lì a mungere.
Torniamo al federalismo fiscale. Tutti a gioire per la riforma: nessuno parla dei tagli fatti.
Meno 8 miliardi alla scuola.
Meno 3 miliardi alla sicurezza (poi mandiamo i paracadutisti a Casal di Principe, un po' come il duce che li mandava nel deserto di El Alamein).
Meno 3,5 miliardi alla giustizia.
Meno 6 miliardi alla sanità in 3 anni.
Una chiesa che non ha altro di che parlare se non della solita questione del contraccettivo. Che futuro può avere una chiesa che rimane a Ogino Knaus? E poi, se ogni famiglia facesse 6, 7, 8 figli, chi li mantiene? Il Vaticano, che non è nemmeno in grado di badare a se stesso senza l'8 per mille e la questua?
P.S. nessuno lo sa, o meglio, nessuno lo dice. Ma lo sapete che la Tirrenia (azienda pubblica di trasporti marittimi) perde tre volte l'Alitalia?
P.S numero 2: viva i vicentini! Oggi a Vicenza si vota: un referendum per decidere sull'ampliamento dell'aeroporto Dal Molin. Alla faccia di federalismi presunti, del Consiglio di Stato (che vale su Vicenza ma non sulle frequenze di Rete 4), della destra e di tutti quelli che pensano che la pace si costruisce con una base che ospiterà anche testate nucleari.
Ridiamoci sopra, con una delle vignette di Vauro (ma perchè non le pubblica sul sito di Annozero?):
A Brunetta.
Ministro, i disoccupati crescono!
Beati loro.
Il ministro della paura, di Antonio Albanese
Paura intesa non come paura che provano gli italiani. Ma paura di quello che stanno diventando.
Sindaci (e vicesindaci) sceriffi come Gentilini a Treviso, accusato di istigazione all'odio.
Ministri che raccontano balle (Scajola su nucleare e salari, Tremonti sulle banche, la Gelmini sulla scuola, per cui si andrà allo sciopero generale). Ministre per grazia ricevuta (e concessa).
Emergenza clandestini, dove per far numero e confusione, si mette dentro tutto assieme: anche quello clandestini ma con un lavoro (regolarmente in nero).
Emergenza razzismo: Roma, Parma, Milano ... chi sarà il prossimo?
Federalismo senza soldi, un po' come i capitalisti senza capitali. L'esempio americano piace anche alla Confindustria italiana: ieri, a Capri, la Marcegaglia chiedeva allo stato di aiutare l'industria. Ancora un intervento pubblico sull'industria, sul mercato. Tutti ad invocare il libero mercato, ma poi siamo sempre lì a mungere.
Torniamo al federalismo fiscale. Tutti a gioire per la riforma: nessuno parla dei tagli fatti.
Meno 8 miliardi alla scuola.
Meno 3 miliardi alla sicurezza (poi mandiamo i paracadutisti a Casal di Principe, un po' come il duce che li mandava nel deserto di El Alamein).
Meno 3,5 miliardi alla giustizia.
Meno 6 miliardi alla sanità in 3 anni.
Una chiesa che non ha altro di che parlare se non della solita questione del contraccettivo. Che futuro può avere una chiesa che rimane a Ogino Knaus? E poi, se ogni famiglia facesse 6, 7, 8 figli, chi li mantiene? Il Vaticano, che non è nemmeno in grado di badare a se stesso senza l'8 per mille e la questua?
P.S. nessuno lo sa, o meglio, nessuno lo dice. Ma lo sapete che la Tirrenia (azienda pubblica di trasporti marittimi) perde tre volte l'Alitalia?
P.S numero 2: viva i vicentini! Oggi a Vicenza si vota: un referendum per decidere sull'ampliamento dell'aeroporto Dal Molin. Alla faccia di federalismi presunti, del Consiglio di Stato (che vale su Vicenza ma non sulle frequenze di Rete 4), della destra e di tutti quelli che pensano che la pace si costruisce con una base che ospiterà anche testate nucleari.
Ridiamoci sopra, con una delle vignette di Vauro (ma perchè non le pubblica sul sito di Annozero?):
A Brunetta.
Ministro, i disoccupati crescono!
Beati loro.
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