04 marzo 2010

Ma a questi a cosa servono le leggi?

Viene da chiedersi quale sia la considerazione del PDL delle leggi vigenti.
Esiste l'articolo 18 sullo statuto deu lavoratori e qeusti che fanno? Lo aggirano con un collegato alla Finanziaria sul lavoro, in cui entra il lavoro minorile a 15 anni e l'arbitro sui licenziamenti.

Esiste una legge che regola la presentazione delle firme, per le elezioni?
E questi, dopo aver litigato su nomi, di fronte allo stop della Corte d'Appello (l'ente preposto per legge a controllare i documenti delle liste), chiedono una soluzione "politica" (ma a parti contrarie, Bossi avrebbe concesso alla sinistra una soluzione politica?).
"Facciamo un pò come c.. ci pare".

La prossima elezione cosa ci dobbiamo aspettare?
La massagiatrice di Arcore?
Le liste presentate direttamente la domenica del voto?

Alcune sobrie dichiarazioni di voto (Gilioli):
«Non voglio neppure immaginare che cosa accadrebbe se le liste cancellate non venissero riammesse. Milioni di elettori si sentiranno privati del diritto di votare. E tra questi milioni qualche migliaio certamente reagirà. Non certo con comunicati di protesta. Bensì con azioni più decise: scontri di piazza, aggressioni ai candidati dell’opposizione, assalti ai seggi elettorali».
Giampaolo Pansa, Libero.

«Rapina in corso. Se si vuole evitare il caos nelle istituzioni come nelle strade, sarà meglio affrettarsi a individuare una via d’uscita».
Maurizio Belpietro, Libero.

«Non accetteremo una sentenza che impedisce ai nostri elettori di votarci. Siamo pronti a tutto. Non rispondiamo delle nostre azioni».
Ignazio La Russa, ministro della Difesa.

«Se punite gli elettori si va in piazza».
Titolo a tutta pagina del Giornale.

«Vogliono la prova di forza? Gliela daremo in piazza».
Renata Polverini.

«Se cado, viene giù con me il Pirellone».
Roberto Formigoni.

«Di certo non resteremo a guardare».
Attribuita a Silvio Berlusconi dal Giornale.

«Bisogna intervenire subito».
Umberto Bossi, sempre sul Giornale.

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